ROMA – “L’Europa deve scegliere da che parte stare. Può accettare il fatto che il nostro deficit passi dal 2 al 2,3 per cento del Pil per far fronte all’emergenza terremoto e a quella dei migranti. Oppure scegliere la strada ungherese, quella che ai migranti oppone i muri, e che va rigettata. Ma così sarebbe l’inizio della fine“. Lo dice il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, in una intervista a Repubblica.
“È un problema politico- osserva- che riguarda il futuro del continente”.
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