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Stupro di Palermo, il carcere chiede al Dap di trasferire gli arrestati per evitare violenze

La richiesta è partita dalla Direzione del penitenziario

Pubblicato:23-08-2023 18:08
Ultimo aggiornamento:23-08-2023 20:52

CARCERE PALERMO
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PALERMO – La Direzione del carcere Pagliarelli di Palermo ha chiesto al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria di valutare il trasferimento dei sei giovani finiti in cella con l’accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una coetanea. Tra gli indagati c’è anche un settimo giovane, che però all’epoca dei fatti era minorenne e che nei giorni scorsi è stato scarcerato e trasferito in una comunità.

Due i motivi alla base della richiesta della Direzione del Pagliarelli: da un lato “l’impossibilità”, come spiegano alla Dire dal penitenziario, di garantire il divieto di incontro imposto dal giudice ai sei indagati dal momento che le sezioni protette del carcere sono soltanto quattro; dall’altro anche la volontà di “prevenire” eventuali episodi violenti che potrebbero turbare l’ordine all’interno della struttura.

Martedì si è concluso oggi il ciclo degli interrogatori di garanzia per i sette. Parziali ammissioni, scuse e reazioni emotive davanti al giudice per le indagini preliminari: alcuni hanno sostenuto anche la tesi di rapporti sessuali consenzienti. Le indagini della Procura di Palermo, condotte dalla pm Monica Guzzardi, hanno ricostruito la violenza sessuale che si è consumata il 7 luglio in un’area di cantiere del Foro Italico. Dopo lo stupro la ragazza ha chiesto aiuto ad alcuni passanti. Decisivo il video estrapolato dal cellulare di uno dei sei indagati maggiorenni nel giorno in cui si sono svolti i fatti: Angelo Flores, Gabriele Di Trapani, Cristian Barone, Samuele La Grassa, Christian Maronia ed Elio Arnao.


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