ROMA – Due bombe sono esplose questa mattina intorno alle 8 nella hall dell’aeroporto di Zaventem, a Bruxelles. Ci sarebbero decine di morti e feriti.
Più tardi ci sono state altre esplosioni, nella metropolitana. La fermata colpita è quella di Maelbeek, nel quartiere in cui hanno sede le istituzioni europee.
La rete di trasporto pubblico di Bruxelles è stata chiusa dalle autorità: non circolano né bus né treni. Un numero telefonico è stato messo a disposizione per rispondere alle domande dei cittadini, il 1771.
Bus, trams, métros ne circulent plus #STIB
Bus, tram en metro rijden niet meer #MIVB
Bus, tram and metro shut down #Brussels @CrisisCenterBE— STIB-MIVB (@STIBMIVB) 22 marzo 2016
L’origine delle esplosioni è per il momento sconosciuta, ma il governo belga ha affermato che la pista di un attentato è quella seguita. L’agenzia di stampa dell’organizzazione jihadista Daesh, nota anche come Isis, ha rivendicato, nel pomeriggio, l’attentato. Si sarebbe trattato di attacchi kamikaze.
Il borgomastro di Bruxelles, Yvan Mayeur, ha parlato di “una ventina di morti” alla stazione metro di Maelbeek, e di 106 feriti. Lo riporta il quotidiano francese Le Monde. I morti all’aeroporto sarebbero una quindicina.
Dopo gli attentati di questa mattina a Bruxelles, è scattato il divieto per gli eurodeputati e i loro collaboratori di uscire dal Parlamento Ue. Anche la Farnesina ha inviato un sms agli italiani presenti nella capitale belga invitandoli a “evitare temporaneamente spostamenti”. Lo riferisce Alessandro Marchi, collaboratore dell’europarlamentare M5s Marco Affronte, raggiunto telefonicamente questa mattina dalla ‘Dire’. “È stato alzato il livello d’allarme da giallo a rosso e non si può uscire dal Parlamento- spiega Marchi- tutti avevano il volo prenotato per domani, perché il Parlamento chiude giovedì per la Pasqua e stiamo cercando informazioni per tornare a casa”. Nonostante le notizie degli attentati fossero già note, spiega ancora Marchi, “i lavori questa mattina sono iniziati normalmente alle 9. Io sono arrivato in anticipo perché sono venuto a piedi, ero vicino al Parlamento”. Le commissioni hanno votato regolarmente, riferisce ancora il collaboratore di Affronte, poi alle 9.45 è stata annunciata una riunione dell’ufficio di presidenza del Parlamento europeo. Un “gabinetto di crisi” per decidere se continuare i lavori. “I controlli sono stati adeguati dopo due ore” dagli attentati, sottolinea ancora Marchi. Fuori dal Parlamento, oltre al servizio di vigilanza, “sono presenti anche i militari”, una misura già assunta “dopo gli attentati di Parigi”. Su Facebook, anche Affronte parla di “situazione terribile. Siamo dentro al Parlamento e non ci fanno uscire. E comunque non si può uscire da Bruxelles neanche in macchina. Aeroporti e stazioni ovviamente chiuse. Mia priorità: tornare a casa”.
Intanto Alitalia ha sospeso i voli da e per Bruxelles. Lo ha comunicato anche via Twitter: “Voli da/per Bruxelles cancellati a causa di quanto avvenuto @BrusselsAirport”
Fligthts to and from #Bruxelles cancelled due the @BrusselsAirport events. Further information will follow soon.
— Alitalia (@Alitalia) 22 marzo 2016
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