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Caso Ferragni, il Codacons chiede al Comune di Milano di ritare l’Ambrogino d’oro ai Ferragnez

L'associazione parla di "schema Ferragni" in tema di beneficenza dopo "tutti gli elementi emersi" in questi giorni

Pubblicato:20-12-2023 17:22
Ultimo aggiornamento:20-12-2023 17:22
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ROMA – Il Codacons non molla la presa e – dopo la presentazione di un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia affinché valutino l’apertura di una indagine per possibili profili penali a seguito della sanzione inflitta dall’Antitrust – torna a contestare Chiara Ferragni e Fedez.

Il Coordinamento delle associazioni dei consumatori ha presentato una “istanza al Comune di Milano affinché ritiri l’Ambrogino d’oro riconosciuto a Chiara Ferragni e Fedez nel 2020” e si mettano in campo “indagini a tappeto di Antitrust e Guardia di Finanza su tutto il settore degli influencer, un mondo opaco e poco trasparente che nel 2023 ha generato solo in Italia un giro d’affari da 348 milioni di euro”.

Alla base della nuova mossa quello che il Codacons chiama “schema Ferragni in tema di beneficenza” emerso in questi giorni, con l’influencer coinvolta nell’affaire pandoro griffato prima e nella polemica per le uova di Pasqua dopo.


INIZIATIVE DI SOLIDARIETÀ OPACHE E INGANNEVOLI

“Con l’influencer coinvolta in iniziative di solidarietà opache e ingannevoli a danno dei consumatori– scrive il Codacons- la sanzione da 1 milione di euro inflitta dall’Antitrust per il caso del pandoro Balocco e le accuse di truffa aggravata al vaglio della magistratura. Non solo. La stessa iniziativa di beneficenza promossa nel 2020 dai Ferragnez in favore dell’ospedale San Raffaele, e che ha poi portato al riconoscimento dell’Ambrogino d’oro, è stata coinvolta in un provvedimento dell’Antitrust, sfociato in una sanzione da 1,5 milioni di euro verso Gofundme – piattaforma scelta dalla coppia per la raccolta fondi – per le commissioni ingannevoli applicate ai donatori.

“Tutti gli elementi emersi- scrive il Codacons- fanno venire meno i requisiti alla base della concessione dell’Ambrogino d’oro ai Ferragnaz da parte del Comune di Milano, e pertanto l’amministrazione deve provvedere al riesame dell’intero procedimento, valutando il ritiro del premio“.

LE INDAGINI SI ESTENDANO A TUTTI GLI INFLUENCER

“Serve poi estendere le indagini a tutto il mondo degli influencer, che spesso pubblicizzano sui social resort di lusso e prodotti griffati senza informare correttamente gli utenti circa la natura promozionale dei post, e per capire se i proventi di tali attività siano registrate e regolarmente sottoposte a tassazione”.

L’associazione, infine, rivolge “una dura critica ai mass media e al mondo della politica, che per anni e senza svolgere le opportune verifiche hanno sostenuto le iniziative di ‘pseudo-beneficenza’ dei Ferragnez, santificando la coppia a tutto danno dei cittadini”.

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E spiega: “A partire dal 2020 abbiamo combattuto in totale solitudine una battaglia per chiedere maggiore trasparenza sulle campagne benefiche di Fedez e Chiara Ferragni, e a parte alcune testate che hanno dato voce alle nostre proteste, mass media e politici si sono compattati in difesa della coppia, descrivendo i Ferragnez come ‘angeli della beneficenza’, senza indagare sul fatto che la vera beneficenza fatta dalla coppia era quella verso se stessa“.

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