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Andreoni (Simit): “I rifiuti? Sono una fonte di infezione”

Il direttore della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali alla Dire: "Chiediamo alle istituzioni di allontanare nel più breve tempo possibile i rifiuti"

Pubblicato:20-06-2024 17:55
Ultimo aggiornamento:20-06-2024 17:55

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ROMA – “È un rischio relativo, ma la risposta è sì”. Ha risposto così il professor Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit), interpellato dalla Dire in merito al rischio igienico-sanitario che i cittadini romani corrono a causa della grande quantità di rifiuti in strada, specialmente nel periodo estivo, a margine di un evento sull’HIV nell’ambito della 16esima edizione di ICAR – Italian Conference on AIDS and Antiviral Research, in programma nella Capitale fino a domani.

“Certamente i rifiuti malgestiti e malconservati- ha proseguito Andreoni- insieme alla grande diffusione di animali in generale e di animali selvatici in particolare, che ormai imperversano nelle città, pone effettivamente noi tutti ad un maggior rischio per alcune patologie. Noi cittadini, però, dobbiamo essere i primi a cercare di aiutare le istituzioni facendo un buono stoccaggio sui rifiuti. Ma allo stesso tempo chiediamo naturalmente alle istituzioni di fare il loro dovere, cioè di allontanare nel più breve tempo possibile i rifiuti, perché sono certamente una fonte di infezione“.

Tra gli animali più numerosi a Roma, come noto, i ratti che, come ha ricordato l’esperto, sono “inevitabilmente una fonte di infezione anche per l’essere umano, quindi combattere i rifiuti significa anche impedire che i ratti vengano a contatto con noi, direttamente o indirettamente“, ha concluso Andreoni. 


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