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Andreoni (Simit): “In vacanza aumenta il rischio di malattie sessualmente trasmesse”. Ecco cosa fare

Direttore del Simit alla Dire: "Usare il profilattico e fare attenzione a cibo e bevande"

Pubblicato:20-06-2024 18:04
Ultimo aggiornamento:20-06-2024 18:04

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ROMA – “In estate viaggiamo e ci spostiamo. Questo è un aspetto sicuramente positivo, ma quando arriviamo in alcune parti del mondo si corre qualche rischio in più, perché ci sono malattie che magari conosciamo poco e che possiamo acquisire. Bisogna porre attenzione: prima di partire dovremmo informarci su quali malattie ci sono in quel determinato Paese e soprattutto fare prevenzione, che rimane rimane l’arma migliore. Vacciniamoci, se c’è da vaccinarci; facciamo attenzione a cosa mangiamo e beviamo; non esponiamoci al sole in maniera troppo violenta, perché sappiamo che i colpi di calore sono un altro grande problema del viaggiatore”. Così il professor Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), interpellato dalla Dire in merito al rischio di contrarre malattie infettive durante i viaggi all’estero in vista dell’estate, a margine di un evento sull’Hiv nell’ambito della 16esima edizione di Icar – Italian Conference on Aids and Antiviral Research, in programma nella Capitale fino a domani.

“A questo si aggiunge un ulteriore elemento- ha proseguito il professor Andreoni- Quando si viaggia aumenta anche il rischio di acquisire malattie sessualmente trasmesse, perché in vacanza c’è una maggiore convivialità. Cosa possiamo fare? Innanzitutto lo screening, cioè non dobbiamo esitare a fare le indagini per vedere se abbiamo oppure se abbiamo acquisito delle infezioni. Parliamo di HIV, epatite C, ma questo va fatto anche per tutte le malattie sessualmente trasmesse. Poi, usiamo i mezzi di prevenzione per la trasmissione dell’infezione: il profilattico resta il sistema che dà garanzia a tutti di restare protetti durante un incontro. Quindi prima di partire e quando torniamo facciamo gli screening necessari e usiamo tutte le precauzioni utili per evitare di trasmettere e di acquisire un’infezione sessualmente trasmessa”.

Parlando invece di alcune infezioni tropicali arrivate anche alle nostre latitudini, come Dengue, Chikungunya oppure West Nile, i cittadini dove possono trovare informazioni adeguate prima di partire per un viaggio o anche nel nostro Paese? “Le informazioni si trovano sui canali istituzionali, che sono il posto migliore dove riceverle– ha risposto il professor Andreoni- l’Istituto superiore di Sanità per esempio ha un sito nel quale vengono date tutte le informazioni che dobbiamo avere per sapere come prevenire queste infezioni e cosa fare eventualmente prima di partire e dopo essere tornati. Se sui siti istituzionali troviamo poi l’indicazione alla vaccinazione, dobbiamo metterla in atto, perché esistono sul territorio i centri vaccinali. Ovviamente poi ci sono i nostri medici curanti di medicina generale, che ci possono aiutare in questo percorso”.


Secondo Andreoni, è inoltre importante conoscere queste nuove malattie, che “spesso conosciamo poco, perché non siamo stati abituati a trattarle né come medici né come pazienti. La conoscenza invece permette il contrasto migliore: nel caso delle forme vettoriali, cioè di quelle malattie che sono trasmesse da vettori, zecche o zanzare, riconoscere il caso clinico permette di evitare che quel caso si trasformi in un focolaio epidemico. Infine, dobbiamo cercare di contrastare il più possibile la puntura del vettore, zecca o zanzara, prendendo tutte le precauzioni per evitare che questo accada”.


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