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Automobile volante al centro di una tavola rotonda Ucid reggiana

'Lo scenario dell'economia italiana nel contesto dei nuovi equilibri geo-politici e delle tecnologie emergenti', organizzato dall'Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti Cattolici

Pubblicato:20-05-2024 09:59
Ultimo aggiornamento:20-05-2024 09:59

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REGGIO EMILIA – Si è guardato al futuro a Reggio Emilia l’altra sera, durante l’incontro dal titolo: ‘Lo scenario dell’economia italiana nel contesto dei nuovi equilibri geo-politici e delle tecnologie emergenti’, organizzato dall’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti Cattolici.

Presentato il progetto dell’automobile volante: prototipo entro 4 anni, e incubatore a Reggio Emilia. Ad organizzare la serata Fabio Storchi, presidente dell’Ucid reggiana, che ha invitato a dibattere questi temi di strettissima attualità i suoi associati, insieme a Luca Paolazzi, direttore scientifico della Fondazione Nord Est.

Si è portato un guitto di speranza, nonostante la situazione sia oggettivamente difficile, in un contesto di guerre alle porte dell’Europa, di tensioni politiche planetarie, alla ricerca di nuovi equilibri politici globali che determinano contrapposizioni e conflitti anche negli organismi internazionali.


La nota di speranza giunge in particolar modo dall’intervento dell’ingegnere Alessandro Giazotto, fondatore di EconScience, che ha presentato alla platea il suo progetto innovativo, da cui si innesca il suo monito: “Facciamo in modo che l’Italia divenga il centro di eccellenza a livello mondiale per la mobilità avanzata aerea. Sono convinto che fra quattro anni riusciremo a immettere sul mercato la prima auto volante certificata”.

Il settore dell’automotive vive oggi un profondo stato di mutamento e Giazotto, individua una soluzione, che supera la questione dibattuta su auto a combustione interna, elettriche o ibride. Spiega Giazotto: “Un’auto volante alimentata ad idrogeno che sfrutta lo spazio aereo per muoversi, una sorta di drone che trasporta esseri umani, al posto delle auto tradizionali, alimentate a gasolio, benzina, o elettriche”.

Una intuizione rilanciata da Fabio Storchi che, prima di tutto, è imprenditore avveduto. Reggio Emilia non è nuova all’innovazione e Giazotto ha portato in sala la sua testimonianza da innovatore, aggiungendo: “Stiamo lavorando alacremente al progetto sapendo che le risorse economiche necessarie per la ricerca sono ingentissime. In ogni caso, ci crediamo e andiamo avanti”.

“Serve essere sempre pronti al nuovo, a ciò che è innovazione- ha spiegato Storchi alla platea intervenuta nella Biblioteca Teologica, in piazza Vallisneri, ospiti di Giulia Iotti- fra non molto tempo ciò che ci appare come futuristico, potrebbe tramutarsi in realtà”.

Paolazzi ha fatto il punto della situazione sempre più critica dei rapporti Usa-Cina, che ha visto nei giorni scorsi l’imposizione dei dazi sulle auto elettriche cinesi. Si è parlato inoltre di inflazione che, nei primi tre mesi del 2024, non ha proseguito l’atteso cammino discendente, rimettendo in discussione i previsti tagli dei tassi di interesse da parte delle banche centrali.

Le interruzioni delle catene del valore a livello globale, peraltro, hanno avuto un effetto indiretto sui prezzi al consumo: rarefacendo alcune componenti strategiche (come i microchip), ne hanno aumentato il costo e hanno indotto le case produttrici a veicolare quelle disponibili sui prodotti più costosi, dove era più facile far digerire alla clientela aumenti dei listini.

Nelle sue previsioni Paolazzi ha ribadito che l’inflazione continuerà a raffreddarsi nei prossimi mesi, e che le banche centrali adotteranno politiche di progressiva riduzione del costo del denaro. A breve, anche l’Europa riprenderà una crescita del pil, in linea con le altre potenze economiche e industriali del mondo.
La platea ha risuonato gemiti di speranza per il futuro.

È stata sottolineata l’opportunità per le imprese di attuare le trasformazioni economiche e sociali che interessano la nostra epoca, adottando le normative Esg, in una logica di sostenibilità integrale, come raccomandato dall’Unione Europea.

Il mondo che ci attende è sempre più complesso e difficile da affrontare, ma è anche ricco di opportunità per coloro che sapranno utilizzare i nuovi saperi e le nuove tecnologie per innovare nella direzione dell’uomo, del suo benessere e della sua centralità, capisaldi dell’attività economica e della società.

Un compito affidato principalmente alle nuove generazioni chiamate a fare la loro parte, in un mondo di cui saranno sempre più protagonisti.

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