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Strappo in Regione Toscana, renziani con Fdi chiedono revoca Toscani

Dopo dichiarazioni sugli elettori di Giorgia Meloni, Italia viva vota per togliere al fotografo l'incarico conferitogli da Giani

Pubblicato:19-10-2022 18:21
Ultimo aggiornamento:19-10-2022 18:21

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FIRENZE – Nuovo strappo in maggioranza in Regione Toscana. Il Consiglio regionale boccia una mozione di Fdi che chiede al governatore, Eugenio Giani, di revocare l’incarico conferito a Oliviero Toscani per un contest fotografico finalizzato alla promozione dell’immagine della Toscana. Il Pd affonda la proposta, ma a sostegno dell’atto di indirizzo si schiera Italia viva. All’origine della discordia alcune dichiarazioni recenti con le quali il celebre fotografo ha bollato come “deficienti” gli elettori di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. Frasi che le minoranze e i renziani intendono stigmatizzare. “Ritengo indecoroso quello che è stato detto, la Regione deve prendere un provvedimento perché il rispetto nei confronti delle persone, in primis di una donna, deve esserci da parte di tutti, soprattutto quando si ha un incarico a livello regionale e questo è molto grave”, spiega il capogruppo di Iv a Palazzo del Pegaso, Stefano Scaramelli, parlando coi cronisti a margine della seduta di oggi dell’assemblea. “C’è un’offesa anche nei confronti dei cittadini- aggiunge- che non possono essere considerati con quella definizione. La mia posizione è in coerenza con quella sempre espressa dal Consiglio regionale nel prendere le distanze da queste considerazioni”. 

“MA NON È SEGNALE CONTRO MAGGIORANZA IN REGIONE”

Scaramelli, malgrado le schermaglie sempre più numerose col Pd, nega che sia nell’aria una rottura definitiva in Regione: “Questo voto- rivendica- non è un segnale contro la maggioranza, ma a favore delle cose di buon senso. Ho visto molto imbarazzo da parte dei colleghi e delle colleghe che hanno votato contro. È un precedente che segna un distinguo forte, perché su questi temi il Consiglio ha sempre trovato l’unanimità nell’esprimere una condanna forte di chi utilizza dei termini discriminatori. Non fa parte della cultura e della storia della Regione Toscana. Le ripercussioni saranno alla lunga nel Pd, che perde sempre più consensi, è questo il problema che deve porsi il nostro alleato di governo”.


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