BOLOGNA – Una scuola della prossimità che dia priorità alla vicinanza, che sviluppi umanità, relazione e dialogo. A chiederlo una preside, non un genitore o un insegnante. In un messaggio ai professori e alle professoresse Maria Rosaria Rosamarino, dirigente dell’istituto comprensivo di Borgonuovo in provincia di Bologna chiede “un cambio di metodo! Non l’affanno di compiti esagerati e verifiche tutte in un giorno ma attenzione al carico di lavoro e allo stress e soprattutto incentivate i lavori di gruppo, la creatività e lo spirito critico”.
Una richiesta che parte dalla considerazione, da parte di Rosmarino, delle manifestazioni di ansia e di malessere che arrivano dagli studenti. “Siamo nella tempesta, il naufragio non termina a breve e molti hanno nausea e malessere assoluto in questo viaggio”. Per la dirigente, che da anni è in prima linea nella cura del benessere emotivo e psicologico dei suoi alunni e delle sue alunne così come degli insegnanti, il distanziamento sociale sta disgregando la parte energetica e vitale in molti di loro. Una scuola dunque che “vuole accogliere e che chiede ai suoi allievi di trovare se stessi insieme agli altri”.
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