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La realtà virtuale? A Reggio Emilia aiuta i ragazzi a studiare l’Ariosto

Con speciali postazioni di realtà virtuale, sarà possibile 'tuffarsi' nei poemi di Ludovico Ariosto, magari affiancati da oggetti creati con la stampante 3D. Il progetto si chiama 'Furiose interazioni'

Pubblicato:18-09-2023 18:41
Ultimo aggiornamento:18-09-2023 18:43
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REGGIO EMILIA – Le nuove tecnologie a servizio dell’educazione da un lato e applicate alla fruizione dei beni culturali dall’altro. È il tratto distintivo del progetto “Furiose interazioni“, che prende il via il prossimo 21 settembre a Reggio Emilia, dedicato a Ludovico Ariosto e alle sue opere. Proprio nel “Mauriziano” (la residenza estiva del poeta riaperta di recente dopo alcuni lavori di riqualificazione) saranno installate postazioni di realtà virtuale e interattive con cui gli studenti più giovani- dai cinque agli 11 anni- potranno “immergersi” nella storia del “l’Orlando Furioso”.

Ad esempio, combinando a loro piacimento due dei quattro oggetti evocativi del poema (il cavallo, la spada, il corno e l’anello) riprodotti con una stampante 3d e collegati ad un monitor, attiveranno la narrazione di alcune delle scene salienti dell’opera. Oppure potranno trasferire le proprie fattezze ad uno dei paladini ariosteschi e ascoltarne la storia. Infine (in un ambiente digitale) andranno sulla luna in volo in sella ad un ippogrifo, per recuperare l’ampolla con il senno perduto di Orlando. Tramite appositi visori di realtà virtuale, inoltre, anche le persone con disabilità potranno contemplare gli affreschi del 1500 dipinti sul soffitto del piano superiore dell’edificio, a loro precluso per vincoli di tutela architettonici della villa. Il progetto, promosso dal Comune di Reggio, è realizzato e finanziato dalla Fondazione “Tiche” (collegata al ministero dell’Università e della ricerca), in collaborazione con il partner locale Relab e Reggio Children Srl.

Gianluca Genovese, membro della Fondazione Tiche, sottolinea il carattere nazionale dell’iniziativa, in cui è realizzato il primo “dimostratore tecnologico della fondazione con importanti ricadute culturali ed educative”. Soddisfatta Annalisa Rabitti, assessore comunale alla Cultura, che spiega: “Cerchiamo di raccontare l’Orlando furioso in modo più contemporaneo, avvicinando bambini e famiglie al mondo della cultura, abbattendo le barriere anche cognitive”. Rabitti si dice anche convinta che il progetto “sarà un ulteriore elemento di attrazione per il Mauriziano, già inserito nel percorso di valorizzazione dei luoghi estensi”.


Secondo Claudia Giudici, direttore di Reggio Children srl, l’edificio storico diventerà “un luogo di ricerca di nuove forme dell’apprendimento”, mentre per Valentina Galloni, direttore dei Musei Civici di Reggio, il progetto “unisce le due prinicipali sfide dei musei contemporanei: l’accessibilità e l’utilizzo delle nuove tecnologie per renderli sempre più inclusivi e fruibili”. Alle esperienze virtuali si accede tramite prenotazione. Le visite per le famiglie inizieranno dal 29 ottobre, quelle per le scuole il prossimo gennaio. Ad ottobre il Mauriziano sarà aperto tutte le domeniche dalle 15 alle 19. La scorsa domenica i visitatori sono stati 380.

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