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La criticano perché esce, consigliera comunale allatta in aula a Genova

La reazione di Francesca Ghio (Lista Rossoverde) dopo le critiche di un consigliere di maggioranza, al termine di una seduta "teatrale"

Pubblicato:18-06-2024 19:37
Ultimo aggiornamento:18-06-2024 19:38

ghio_genova_allattamento in aula
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GENOVA – Prima la discussione con il collega della Lista Toti, Lorenzo Pellerano, che la invitava a non lasciare l’aula mentre parlavano i consiglieri di maggioranza, anche in risposta ad alcuni suoi interventi. Poi, il cartello con la scritta “Per il collega Pellerano: vado ad allattare”. Infine, il ritorno in aula con la bimba in braccio per allattarla, seduta sullo scranno, mentre la seduta di consiglio comunale stava volgendo al termine. La protagonista è la consigliera comunale genovese della Lista Rossoverde, Francesca Ghio, neomamma. Non è la prima volta che Ghio si batte per i diritti delle mamme. La consigliera di minoranza, infatti, nei mesi scorsi, si era fatta promotrice di una proposta di modifica del regolamento del consiglio comunale per consentire a neogenitori e donne in gravidanza a rischio di partecipare alle sedute del consiglio comunale da remoto.

DOPO SCONTRO CASSIBBA-D’ANGELO, ANCORA UNA SEDUTA AGITATA

Si chiude così un’altra seduta piuttosto teatrale in Sala Rossa, dopo che la scorsa settimana si era sfiorato lo scontro fisico tra il presidente dell’aula, Carmelo Cassibba, e il capogruppo del Pd, Simone D’Angelo. Gli scontri verbali non sono mancati neanche oggi e, a differenza del passato, i richiami di Cassibba alle intemperanze della minoranza si sono trasformati in diverse ammonizioni ufficiali: due, ad esempio, quelle indirizzate a D’Angelo.


Stamattina, disertando la conferenza capigruppo, le opposizioni avevano chiesto le dimissioni di Cassibba, reo a loro dire di non essersi scusato per il comportamento della scorsa settimana. Di quanto accaduto martedì scorso, gli stessi consiglieri avevano anche informato la prefetta. Cassibba, però, ha replicato di essersi già scusato la settimana scorsa, “dopo che la minoranza aveva legittimante deciso di lasciare l’aula”. Concetti ribaditi, poi, anche in una successiva intervista a un’emittente televisiva locale.

D’ANGELO (PD) A GIUNTA: ‘OLTRE CHE FASCISTI, SIETE PURE INCAPACI’

Oggi, la tensione è salita soprattutto quando il sindaco, Marco Bucci, ha letto in aula un passaggio di un post su Facebook di D’Angelo, in cui il capogruppo e segretario del Pd si rivolge così a giunta e Fratelli d’Italia: “Questi non sono (solo) fascisti. Sono (pure) degli incapaci”, riferendosi alla rinuncia da parte del Comune ai contributi nazionali per la realizzazione di nuovi asili nido.

Per Bucci: “Questo modo di lavorare è inaccettabile, soprattutto da chi fa prediche e dice che si devono rispettare tutti l’uno con l’altro. Dal punto di vista morale è assolutamente inaccettabile. Andrò io dal prefetto“. Il primo cittadino richiama l’incontro voluto con il prefetto di Genova, Cinzia Teresa Torraco, dopo gli scontri in aula della settimana scorsa.

Dopo il caos iniziale delle prime reazioni, la questione è stata affrontata più pacatamente a fine seduta.

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