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Da Lucerna Premier Meloni a Zelensky: “Puoi continuare a contare sull’Italia”

Al Summit per la pace plaude all'iniziativa del presidente ucraino e lo rassicura: "Non ci tiriamo indietro". Come ha dimostrato al G7 appena concluso

Pubblicato:16-06-2024 13:32
Ultimo aggiornamento:17-06-2024 12:16

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BARI – “Difendere l’Ucraina significa difendere quel sistema di regole che tiene unita la comunità internazionale e protegge ogni Nazione. Se l’Ucraina non avesse potuto contare sul nostro appoggio e quindi fosse stata costretta ad arrendersi, oggi non saremmo qui per discutere le condizioni minime per un negoziato”. Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento al Vertice sulla Pace in Ucraina in corso in Svizzera nei pressi di Lucerna. Senza questo sostegno, aggiunge Meloni, “si tratterebbe solo di discutere dell’invasione di uno Stato sovrano e tutti possiamo immaginare con quali conseguenze”.

Pace non significa resa – come sembra suggerire il presidente Putin con le sue ultime dichiarazioni. Non è così. Confondere la pace con la sottomissione costituirebbe un pericoloso precedente per tutti”, prosegue la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La Conferenza di pace, secondo la premier rappresenta “un’iniziativa coraggiosa, che smantella certe narrazioni o propaganda. Nessuno può mettere in dubbio l’assoluta importanza dei tre temi cruciali di interesse globale discussi oggi: la sicurezza nucleare, la sicurezza alimentare e la dimensione umana, in particolare il ritorno dei bambini sfollati. Sono importanti per tutti noi e penso, anche in base alla discussione di oggi, che possiamo costruire molto da qui”.

L’Italia, insiste Meloni, “ha sempre fatto la sua parte, e non intende tirarsi indietro. Dobbiamo però unire tutti gli sforzi possibili per aiutare l’Ucraina a guardare al futuro. Questo è esattamente ciò che abbiamo fatto al vertice del G7 sotto la presidenza italiana, dove abbiamo appena raggiunto un accordo per mettere a disposizione di Kiev circa 50 miliardi di dollari di ulteriore sostegno finanziario entro la fine dell’anno, sfruttando le entrate straordinarie derivanti dagli asset sovrani russi immobilizzati”.
Secondo la premier “si tratta di un risultato estremamente significativo, frutto di un grande lavoro di squadra svolto dai leader del G7”.


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