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VIDEO | Dà fuoco a impianto di benzina e scappa, poi l’arresto. La Lega: “Tragedia scampata”

L'episodio è successo nella pompa di benzina di via Trieste. La Lega va all'attacco: "Avrebbe potuto essere una tragedia, l’abbiamo scampata per caso". Pressing sul prefetto per la sicurezza

Pubblicato:16-04-2024 16:36
Ultimo aggiornamento:16-04-2024 16:36

ravenna pompa benzina
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RAVENNA – Questa mattina a Ravenna un uomo ha cosparso di liquido infiammabile una pompa di benzina dandole fuoco. L’uomo, uno straniero che poi è stato arrestato, come si vede dai video che circolano in rete, pompa in mano, irrora di carburante tutto il piazzale della stazione di rifornimento di via Trieste prima di dargli fuoco tra i commenti sgomenti di chi filma e la paura di chi scappa dalla piazzola.

(Video pubblicato su Facebook da Jacopo Morrone)

A stigmatizzare il fatto è la Lega con il parlamentare Jacopo Morrone che posta sui suoi profili social il video sottolineando che “non sono più tollerabili situazioni come quella accaduta. Avrebbe potuto essere una tragedia, l’abbiamo scampata per caso“. Morrone ha subito contattato il prefetto Castrese De Rosa, apprendendo che l’uomo è stato arrestato. “Ma una riflessione è d’obbligo- aggiunge- non crediamo più alle favole di persone immigrate che compiono delitti perché disturbate mentalmente. In non pochi casi, bevono, si drogano, vanno in escandescenze e credono di poter compiere qualunque reato perché si sentono impuniti”. L’Italia, conclude, “non è terra di nessuno dove sono gli immigrati sbandati e violenti a dettare legge. È certamente auspicabile una stretta securitaria che dia certezze ai nostri cittadini e faccia capire a questi stranieri che in Italia si viene per lavorare, per integrarsi, per condurre una vita dentro regole civili condivise”.

Dello stesso avviso il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Alberto Ferrero: “Non è possibile- commenta anche lui sui social- che Ravenna sia piena di personaggi liberi di scorrazzare come gli pare e di incendiare, come in questo caso, i distributori. Non è tollerabile che fatti del genere si ripetano. Se qualcuno dice a Ravenna si può, queste cose non devono accadere, a Ravenna non si può”, conclude.


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