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L’ambasciatore Massolo: “G7 in tempi di guerra, ma bene l’Italia”

Intervista dell'agenzia Dire al diplomatico che ha già guidato come sherpa i negoziati dei forum del G8 e del G20

Pubblicato:14-06-2024 18:33
Ultimo aggiornamento:14-06-2024 18:40

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BARI – “Per il G7 a presidenza italiana il bilancio è positivo” dice l’ambasciatore Giampiero Massolo, esperto di politica e negoziati internazionali, che ha già guidato come “sherpa” in occasione di altri forum, G8 e G20.

LO SGUARDO DELLO “SHERPA”

Lo sguardo del diplomatico spazia sui temi che saranno al centro della dichiarazione finale, da adottare necessariamente all’unanimità. E nell’intervista con l’agenzia Dire non si dà allora troppo peso, se non nella prospettiva delle “campagne elettorali in corso in alcuni Paesi”, a polemiche o rilanci mediatici ad esempio sui rapporti tra Italia e Francia o sul tema dell’aborto.

“Credo che il bilancio debba essere positivo” sottolinea Massolo, alla vigilia della chiusura del vertice dei capi di Stato e di governo a Borgo Egnazia. “Come sempre in questo genere di summit ci sono temi all’ordine del giorno che sono di carattere complessivo, globale, e altri che le presidenze di turno hanno particolarmente a cuore; qui si è parlato soprattutto delle guerre, prima di tutto di quella in Ucraina”. L’ambasciatore entra nel merito. “C’è stato un passo avanti molto significativo e tutt’altro che scontato con l’accordo politico sull’uso degli interessi sui fondi congelati russi a sostegno di Kiev” sottolinea Massolo. “In questo modo si vuole garantire un flusso di aiuti abbastanza rilevante, 50 miliardi di dollari l’anno, sottraendo queste risorse all’arbitrio delle amministrazioni di turno”. Al vertice dei capi di Stato e di governo c’è stato però anche altro. “La presidenza italiana”, sottolinea l’ambasciatore, “ha potuto dare una dimensione globale al Piano Mattei per l’Africa, che parte da un’idea innovativa, che è di crescere insieme e non di occuparsi del continente solo quando i suoi problemi spingono su di noi”. Secondo Massolo, al riguardo la parola chiave è stata “sinergia”, con il Global Gateway europeo e soprattutto con un’iniziativa del G7 a guida americana, la Partnership for Global Infrastructure and Investment (Gpii). Altro nodo in primo piano, le migrazioni. “Costituiscono un tema globale che interessa tutti e non solo l’Italia” la premessa dell’ambasciatore. “L’idea è di lavorare insieme con i Paesi di origine e transito e anche di collaborare attivamente per prevenire il traffico illegale di essere umani, che colpisce tutti”. Sullo sfondo, in una prospettiva anche di medio e lungo periodo, la sfida delle nuove tecnologie dell’intelligenza artificiale. “E’ il grande problema e anche l’opportunità del XXI secolo” evidenzia Massolo. “Anche qui lo sforzo è collaborare per andare avanti insieme nel modo più ordinato possibile”. Al confronto a Borgo Egnazia contribuisce Papa Francesco, “keynote speaker” alla sessione dedicata di oggi. Secondo l’ambasciatore, “il messaggio del Santo Padre è quello di mettere l’uomo al centro affinché non sia dominato dalla macchina ma, al contrario, sia il metronomo della macchina”. Un’ultima battuta è in risposta a una domanda sulle difficoltà nei rapporti tra alcuni Paesi membri del G7, anche Italia e Francia, con il primo ministro Giorgia Meloni e il presidente Emmanuel Macron su posizioni politiche e ideologiche differenti. “Rispetto al vertice non è un tema centrale” sottolinea Massolo. “Ha piuttosto a che fare con momenti elettorali in vari Paesi e d’altra parte le dichiarazioni del G7 si approvano all’unanimità: nessuna presidenza può imporre nulla”.


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