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VIDEO | Inchiesta Fanpage: “Le nuove leve della destra meloniana: tra saluti romani e inni al fascismo”

Il servizio è andato in onda a Piazzapulita. Polemiche in studio, l'ex parlamentare Bocchino: "Questo non è giornalismo"

Pubblicato:14-06-2024 09:40
Ultimo aggiornamento:14-06-2024 15:20

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ROMA – ‘Duce, duce, duce‘, ‘Ce ne freghiamo della galera camicia nera trionferà‘, ‘Se vengo stuprata da un nigeriano abortisco‘. Sono solo alcuni degli stralci di discorsi che Backstair, l’unità investigativa di Fanpage, ha pubblicato nell’inchiesta andata in onda ieri sera nella puntata di Piazzapulita condotta da Corrado Formigli su La7. L’unità investigativa della testata online si è infiltrata con una giornalista sotto copertura tra le fila del movimento giovanile del partito di Giorgia Meloni. Nella video inchiesta ‘Gioventù meloniana’ Fanpage mostra come si formano le nuove leve della destra, fra inni al fascismo, paura per la stampa, apologia del terrorismo nero e insulti a neri e omosessuali.

“Fingendosi una giovane con ideali di destra appena trasferitasi a Roma, la giornalista sotto copertura di Backstair si è inserita tra le fila di Gioventù nazionale- si legge su Fanpage.it- Per farlo ha iniziato a frequentare gli eventi di Nazione futura. È infatti alle convention di Nazione futura che si ritrovano alcuni militanti di Gioventù nazionale: sono giovani universitari che si definiscono conservatori e pubblicamente presentano il loro profilo moderato. Nella loro cerchia, però, si vantano della loro appartenenza alla destra sociale, parlano di svastiche, di senatori ‘con le croci celtiche’“. Poi le confessioni dei militanti: “È da quando avevo 14 anni che faccio politica, con Fdi ho iniziato il primo anno di università, ma prima ero di CasaPound”, racconta un esponente del movimento giovanile. E anche: “Mio nonno era un fascistone– confessa una militante- quando sono nata mi ha regalato il corredo nero di seta, sono cresciuta così“.


BOCCHINO: “QUESTO NON È GIORNALISMO”

In studio c’era anche Italo Bocchino, ex parlamentare del Pdl che sull’inchiesta ha detto: “Faccio il giornalista da 35 anni e questo non è giornalismo, avete messo la telecamera al buco della serratura. Gioventù nazionale è un mondo meraviglioso, di ragazzi appassionati alla politica che aiutano agli altri”. La replica del direttore di Fanpage Francesco Cancellato: “È stato un servizio durato mesi fatto con un metodo giornalistico, quello dell’undercover, che ha dignità in tutto il mondo. Non è un servizio sugli elettori di Fratelli d’Italia, che rispetto, ma se un giovane entra nel cuore del partito a Roma nord viene indottrinato nel modo in cui abbiamo visto”.

LA REPLICA DI GIUBILEI DI NAZIONE ITALIANA: “COME MAI QUESTE INCHIESTE NON VENGONO FATTE NEI CENTRI SOCIALI?”

“Ieri a Piazza Pulita è andata in onda una ‘inchiesta’ realizzata da Fanpage con un’infiltrata nel movimento giovanile di FdI Gioventù Nazionale che per un periodo ha scritto con falso nome anche per la nostra rivista Nazione Futura. Mi preme sottolineare alcuni punti”. Inizia così il lungo post sui social di Francesco Giubilei che scrive: “Tale giornalista si è presentata a un nostro evento dicendo di voler scrivere per Nazione Futura e, dopo che la redazione ha visionato il suo cv, ha scritto alcuni articoli sul nostro sito come collaboratrice esterna. Nonostante ciò, come si evince dal video, si è presentata a vari eventi accreditandosi come Nazione Futura senza nessuna autorizzazione né mia in qualità di editore né del direttore responsabile della testata, fatto che costituisce un reato avendo speso illegittimamente il nome di Nazione Futura. Per questa ragione ci riserviamo ogni iniziativa giudiziaria a tutela della nostra immagine e stiamo preparando con i nostri legali una denuncia querela nei suoi confronti. Da un punto di vista di etica e deontologia fare inchieste con telecamere nascoste infiltrando persone è un modo pessimo di fare giornalismo (se così si può chiamare). Per spiegare la bassezza, negli stessi giorni in cui il direttore di Fanpage Cancellato aveva mandato la finta giornalista a scrivere per la nostra rivista, mi inviava messaggi e mi scriveva “mi piacerebbe incontrarti” chiedendomi consigli per scrivere il suo libro venendo meno anche al rispetto che dovrebbe esserci per chi lavora nel mondo del giornalismo e della cultura (io non sono un politico e Nazione Futura non è un partito)”. Giubilei continua: “Come mai queste ‘inchieste’ non vengono mai realizzate nei centri sociali o nei partiti di sinistra ma sempre contro la destra? Sarebbe interessante vedere cosa scoprirebbe un’infiltrata dentro un centro sociale dove si inneggia a Cospito, agli scontri con la polizia, in cui gira la droga”. L’editore conclude: “Gioventù Nazionale non ha certo bisogno della mia difesa ma la rappresentazione che ne è stata data ieri è del tutto fuorviante e non veritiera. Conosco bene il movimento giovanile di Fdi con cui ho fatto decine di eventi ed è composto da migliaia di ragazzi e ragazze che svolgono militanza politica al servizio della propria comunità facendo anche tante iniziative benefiche e di solidarietà, è quello il vero volto dei giovani di Fdi che andrebbe raccontato”.

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