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Aborto, nel testo finale del G7 “nessun passo indietro rispetto a Hiroshima”. Fonti italiane: “Caso strumentalizzato”

La vicenda relativa all'aborto nella dichiarazione finale del G7 è "stata montata come la panna" e c'è "il sospetto che ci sia stata un po' di strumentalizzazione post elettorale"

Pubblicato:13-06-2024 19:33
Ultimo aggiornamento:14-06-2024 10:20

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BARI – Nel testo del comunicato finale del G7 che “sarà pubblicato domani non si fa nessun passo indietro rispetto ad Hiroshima e non è stato tolto nulla dagli impegni che e leader del G7 hanno assunto a Hiroshima“. Lo precisano fonti italiane, in merito alla questione degli impegni in materia di aborto. “È del tutto evidente che quando si fa una nuova dichiarazione, un nuovo comunicato, non è che si copia quello che è stato fatto l’altra volta”, precisano ancora le fonti italiane. Questo “perché si cerca di mettere in evidenza le cose aggiuntive, le novità. Quindi non troverete la parola aborto perché è nei commitments che vengono richiamati, non è stato tolto nulla“, concludono.

CASO MONTATO COME PANNA E STRUMENTALIZZATO

La vicenda relativa all’aborto nella dichiarazione finale del G7 è “stata montata come la panna” e c’è “il sospetto che ci sia stata un po’ di strumentalizzazione post elettorale“. Come se “qualcuno abbia voluto inserire un elemento disturbo in un G7 che sta andando benissimo. È una storia che sta montando senza motivo di sostanza reale”, precisano fonti italiane.

ITALIA HA SUBITO UNA SCORRETTEZZA

“Per etica professionale non si dicono quelle che sono le posizioni che hanno assunto le singole delegazioni, questa è una regola sacrasanta” e sarebbe “eticamente scorretto” farlo. Lo precisano fonti italiane in merito al tema della presenza della parola aborto nella dichiarazione finale del G7 di Borgo Egnazia. “Così come è scorretto dire che l’Italia ha tolto o non ha tolto. Quindi la scorrettezza noi l’abbiamo subita ma non la rifacciamo“, concludono le fonti italiane.


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