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Assange, a Bologna si sale su una sedia per chiederne la liberazione

La scultura “Anything to say?” dell'artista Davide Dormino per due giorni rimarrà in piazza Nettuno a Bologna. Il fondatore di Wikileaks è tuttora detenuto nel carcere di Belmarsh in Inghilterra

Pubblicato:13-06-2024 15:30
Ultimo aggiornamento:13-06-2024 15:30
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BOLOGNA – Julian Assange, Edward Snowden, Chelsea Manning in piedi su tre sedie, più una quarta per invitare il pubblico a salirci sopra e unirsi alla lotta per la libertà di informazione. È la scultura “Anything to say?” dell’artista Davide Dormino, che per due giorni rimarrà in piazza Nettuno a Bologna, per una maratona con artisti come Alessandro Bergonzoni e Moni Ovadia dedicata al fondatore di Wikileaks, tuttora detenuto nel carcere di Belmarsh in Inghilterra. L’iniziativa è partita questa mattina, promossa dal comitato locale “Free Assange”, anche per celebrare il conferimento della cittadinanza onoraria da parte del Consiglio comunale al giornalista investigativo il 19 febbraio scorso. Assange è un “simbolo di coraggio e di lotta per la libertà di informazione”, introduce Fulvia Panza, portavoce del comitato, mettendosi in piedi sulla sedia vuota dell’opera, che rappresenta il “pezzo mancante- spiega Dormino- e si completa quando poi lo spettatore sale sopra, sia per entrare in empatia con questi signori, sia per dire quello che vuole”. La vicenda di Wikileaks, prosegue l’artista, “ha cambiato profondamente il modo di fare giornalismo investigativo, e io volevo in qualche modo omaggiare questa storia incredibile, dietro la quale poi si sono nascosti i potenti del mondo che alle nostre spalle hanno fatto quello che volevano. Quindi diciamo che è una sorta di campanello d’allarme che ci vuole ricordare quanto sia importante sapere per poter sviluppare il nostro senso critico”.

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In questo momento, Assange “si trova in un carcere di massima sicurezza conosciuto come la Guantanamo inglese, ed è lì da ben cinque anni- ricorda Panza- senza aver commesso nessun crimine, se non quello di aver pubblicato la verità per fare in modo che ogni cittadino e ogni cittadino venisse a conoscenza dei crimini di guerra commessi dai governi e dai poteri forti”. Per questo “chiediamo all’amministrazione comunale di prendere posizione, come ha fatto con la concessione della cittadinanza onoraria, ma vogliamo arrivare anche al governo nazionale per arrivare nel cuore dell’Europa, e spingere affinché Biden conceda la grazia a Julian Assange”.
Alla due giorni promossa dal comitato, che si concluderà domani sera con un flash-mob alle 19.30, partecipano studenti, artisti, attivisti, con un ricco programma di interventi. Oggi tra gli altri ci sono il fumettista Gianluca Costantini, noto per il suo ritratto di Patrick Zaki, Sara Chessa autrice del libro “Distruggere Assange”, Alessandro Bergonzoni e gli studenti del liceo Copernico, mentre domani prenderanno parola Moni Ovadia, la deputata M5s Stefania Ascari, attori, cantanti e


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