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Parigi 2024, al Quirinale la dedica di Tamberi alla moglie: “Senza di lei non sarei quello che sono oggi”

Il Capo dello Stato ha consegnato il tricolore agli alfieri azzurri, designati portabandiera dell'Italia Team per le Olimpiadi

Pubblicato:13-06-2024 12:46
Ultimo aggiornamento:13-06-2024 12:48
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tamberi dedica alla moglie
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di Maria Carmela Fiumanò e Sausan Khalil

ROMA – Al Quirinale la squadra Italiana di atletica in partenza per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024. Alla cerimonia con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella organizzata nei Giardini del Colle, una folta rappresentanza di oltre 200 tra atlete e atleti azzurri, accompagnati da tecnici e dirigenti, guidati dal presidente del Coni, Giovanni Malagò e dal presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. Il Capo dello Stato, che sarà a Parigi il 26 luglio per la cerimonia ufficiale di inaugurazione, ha consegnato la bandiera italiana agli alfieri azzurri, Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo, ufficialmente designati portabandiera dell’Italia Team per le Olimpiadi di Parigi 2024, e agli atleti Luca Mazzone e Ambra Sabatini, quali portabandiera dell’Italia alle Paralimpiadi di Parigi 2024.

LE PAROLE DI GIANMARCO TAMPERI PER LA MOGLIE

Durante la cerimonia, ha preso la parola anche Gianmarco Tamberi, che di fronte ai presenti, ha colto l’occasione per ringraziare sua moglie Chiara Bontempi, per averlo sempre sostenuto. “Vorrei ringraziare con tutto il mio cuore la mia amatissima moglie, che standomi al fianco per 15 anni mi ha consentito di essere quel che sono oggi: l’alfiere della nazionale italiana. Le donne e gli uomini che scegliamo di avere a fianco nel viaggio che si chiama vita possono renderci migliori. E io oggi guardandomi allo specchio, dico che senza di lei non sarei mai stato all’altezza di questo ruolo“.


I RINGRAZIAMENTI PER MATTARELLA

Nel suo discorso, Tamberi ha ringraziato anche il presidente Mattarella: “Grazie presidente di essere stato al nostro fianco agli Europei”, poi ha aggiunto: “Sogno di portare la bandiera del Paese più unito al mondo. Ricevere da lei il tricolore e un onore inimmaginabile. Siamo ambasciatori di perseveranza e volontà. Le do la mia parola che faremo di tutto per sorprendervi e rendere orgoglioso lei e tutti gli italiani, lottando sempre fino in fondo. Le prometto che mai ci faremo schiacciare dalla paura di non farcela”.

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