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Federer: “Non ho dato a Djokovic il rispetto che meritava”

"Mi sembrava che avesse evidenti limiti tecnici, ma poi li ha corretti ed è diventato un mostro"

Pubblicato:12-06-2024 10:30
Ultimo aggiornamento:12-06-2024 10:30

djokovic Federer
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ROMA – “Non ho dato a Djokovic il rispetto che meritava”. E’ una confessione, quella di Roger Federer. Perfetto teaser del documentario sull’addio al tennis in uscita su Amazon Prime, “Twelve Final Days”. Il Re ricorda gli esordi del serbo, come quelli di un terzo incomodo nel duello tra lui e Nadal. Una evidente svista: “Penso che sia stato un po’ frainteso – dice Federer – L’ho affrontato a Monaco la prima volta (vinse lo svizzero 6-3, 2-6, 6-3, era il 2006, ndr), anche se c’era un po’ di clamore intorno a lui, non ne ero del tutto convinto. Penso di non aver dato a Novak il rispetto che meritava a causa dei suoi difetti tecnici. Mi sembrava che Novak avesse una presa di diritto davvero estrema e il suo rovescio per me non era così fluido come lo è oggigiorno. Ma poi ha risolto molto bene queste cose ed è diventato un mostro”.

Federer ammette che Nole era visto un po’ “come quello che si imbucava alla festa dei tifosi di Rafa e Roger. Quando Novak arrivò probabilmente molte persone pensarono: non abbiamo bisogno di un terzo ragazzo. Siamo contenti di Roger e Rafa. Novak è arrivato con la sua forte personalità e quella grinta incredibile di voler vincere a tutti i costi. Penso che anche Novak sia stato stimolato dal rapporto con i tifosi. Penso che quella concentrazione profonda possa aver spaventato alcuni”.

“Penso che sia stato un po’ frainteso. Guardo oltre i media e alla fine vedo l’uomo che è. Se gli tolgo il gioco, chi è? Quali sono i suoi valori? So che tiene molto profondamente alla sua famiglia”.


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