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G7. Dall’Ucraina all’IA, quante sfide al vertice di Borgo Egnazia

Non essere "fortezza" e offrire standard, ecco l'ambizione dei leader del G7 che da domani, 13 giugno, a sabato 15, si riuniranno in Puglia, a Borgo Egnazia. Il 50° vertice del G7 sarà presieduto dalla premier Giorgia Meloni e vedrà, tra gli ospiti, Papa Francesco

Pubblicato:12-06-2024 10:51
Ultimo aggiornamento:12-06-2024 15:05

borgo egnatia
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ROMA – Dalle crisi in Ucraina e in Medio Oriente alla “sicurezza economica”, dalle migrazioni alle nuove sfide dell’intelligenza artificiale: dossier da domani sul tavolo del vertice dei capi di Stato e di governo del G7, un forum di Paesi “like-minded”, che condividono cioè “valori e standard” e sono pronti a proporli al mondo come “offerta competitiva”.
A presentare in questi termini l’appuntamento di Borgo Egnazia, in Puglia, al via domani, sono fonti italiane. Che evidenziano come questo sia l’approccio della presidenza di turno, affidata appunto al governo di Roma. Un approccio che sarebbe confermato dagli inviti diramati negli ultimi mesi a Paesi che non appartengono al G7 ma che sono crocevia del mondo, in particolare di quel “Sud globale” destinato a incidere sempre più sugli equilibri internazionali.
“Offerta competitiva” dunque, di valori e principi, rivolta a chi è meno “like-minded”. E poi i temi in agenda sui quali cercare una sintesi G7, nella forma di una dichiarazione finale per punti che lasci il segno, tracci un percorso e parli a tutti.
La premessa è che il forum nacque negli anni ’70 del secolo scorso per far fronte a nodi di natura economica, nello specifico la crisi energetica. Le interconnessioni tra “sicurezza economica”, scelte politiche e criticità sociali sono però apparse nel tempo sempre più evidenti. Lo conferma quest’anno di presidenza italiana, sottolineano le fonti, con un impegno “a tutto campo”, con 130 gruppi di lavoro e 21 riunioni ministeriali, in parte già svolte.

IN PRIMO PIANO CRISI E CONFLITTI

A Borgo Egnazia si discuterà anche di crisi e conflitti. Non solo Medio Oriente, con la partecipazione al vertice della Giordania, mentre si spera in un accordo tra Israele e l’organizzazione palestinese Hamas che permetta un cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e l’avvio di un percorso negoziale nella Striscia di Gaza e oltre. In primo piano ci sarà l’Ucraina, con il presidente Volodymyr Zelensky in Puglia alla vigilia di una conferenza in programma da sabato prossimo nella città svizzera di Lucerna che esclude la Russia e promette un percorso “di pace”. Tra i nodi sul tavolo del G7 c’è la gestione degli asset di Mosca confiscati in Europa sulla base di decisioni che potrebbero garantire risorse al governo e all’esercito di Kiev.


IL DOSSIER AFRICA: PIANO MATTEI E MIGRAZIONI

Ci sono poi dossier che hanno tempi più lunghi. Un posto speciale spetterà all’Africa, anche per la sua prossimità all’Italia, che guarda al continente attraverso il prisma del Piano Mattei e promette nuove iniziative e accordi sotto il segno del “partenariato”.
Altro nodo, giudicato prioritario, le migrazioni. In questo caso l’assunto è che il G7 non si propone come “fortezza”, ma è pronto a sviluppare percorsi lungo più direttrici. Ce ne sono almeno tre: il diritto a non dover emigrare, abbandonando il proprio Paese per mancanza di opportunità; la lotta contro l’illegalità e la tratta di esseri umani, attraverso le strutture investigative e di intelligence; la previsione di canali legali, a partire dalla consapevolezza che mobilità vuol dire anche opportunità. Una visione integrata, questa, secondo le fonti italiane, testimoniata anche dai nuovi numeri del decreto flussi con il quale la presidente del Consiglio Giorgia Meloni “ha triplicato i numeri degli ingressi”.

SPECIAL GUEST PAPA FRANCESCO: AI GRANDI PARLERÀ DI IA ED ‘ETICA DEGLI ALGORITMI’

A Borgo Egnazia ci saranno poi discussioni e ospiti inediti. Venerdì Papa Francesco sarà “keynote speaker” della sessione dedicata all’intelligenza artificiale. Il dialogo dovrebbe toccare alcuni aspetti ai quali l’Italia attribuisce centralità: si va dall’uso dell’Ia nel rispetto dell’essere umano e in una dimensione etica alle ripercussioni delle nuove tecnologie sul mondo del lavoro, fino al rischio che l’accelerazione aggravi il divario tra i Paesi avanzati e quelli invece più vulnerabili, in Africa e non solo.
A tenere insieme questi dossier, secondo le fonti, sarà l’esigenza del G7 di “contemperare un regime di libero scambio che sia equo con i temi della sicurezza delle economie dei membri del forum”. Con la promessa, condivisa da Meloni in qualità di ospite del vertice: non essere “fortezza”.

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