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Tg Ambiente, edizione dell’11 giugno 2024

Si parla di Mar Mediterraneo, oceani, aeromobili elettrici, tartarughe palustri

Pubblicato:11-06-2024 15:45
Ultimo aggiornamento:11-06-2024 15:58

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IL MEDITERRANEO ‘BOLLE’ E OCEANI SONO IN SOFFERENZA


Triste primato per il Mar Mediterraneo, ormai vero e proprio hotspot del cambiamento climatico, riscaldato sempre più rapidamente e sempre più salato. A causa dell’assorbimento del calore in eccesso provocato dal surriscaldamento globale, gli oceani stanno subendo un costante aumento della temperatura sin dagli Anni 70. Nel periodo 2011-2020 la temperatura ha subito un aumento medio dello 0,88 gradi. Le proiezioni indicano che questa tendenza continuerà. Nell’aprile 2023, infatti, la temperatura media della superficie del mare ha raggiunto un nuovo record di 21,1 gradi. Il fenomeno ha già avuto impatti significativi e, in alcuni casi, irreversibili sugli ecosistemi marini in tutta la sua estensione, generando conseguenze rilevanti su settori economici cruciali come la pesca e il turismo, oltre che sulla nostra salute e alimentazione. L’impatto più rilevante, a livello invece di oceani, è però sul ruolo chiave che hanno per la termoregolazione del clima globale con il sistema di correnti, la produzione di ossigeno e l’assorbimento di anidride carbonica.

OCEANI, DA ENEA DATI MARINI PIÙ ACCESSIBILI


Rendere i dati sulla salute del mare più reperibili, accessibili, interoperabili e riutilizzabili, in una parola ‘Fair’, che sta appunto per findable, accessible, interoperable e reusable. È l’obiettivo di un progetto dell’Osservatorio marino europeo, la più grande rete di raccolta informazioni che riguardano mari e oceani. Finanziato dalla Commissione europea, vede la partecipazione di 42 partner, tra cui Enea che, attraverso i laboratori del centro ricerche di Santa Teresa, è impegnata come data center esperto nel trattamento dei dati che riguardano l’oceanografia fisica ed è coinvolta negli aspetti di divulgazione scientifica. “Il lavoro di acquisizione dati e la maggiore condivisione di dati marini va a vantaggio non solo della comunità scientifica, ma anche della pianificazione marittima e dello sviluppo della blue-economy”, ha spiegato Leda Pecci ricercatrice Enea del Laboratorio Biodiversità e servizi ecosistemici.


VERSO VOLO ELETTRICO E A IDROGENO IN EUROPA


Far sì che gli aeromobili elettrici e a idrogeno effettuino il 36-60% dei voli intra-Eu entro il 2050. È l’obiettivo dell’Alleanza per un’aviazione a emissioni zero, iniziativa volontaria di partner pubblici e privati che condividono l’obiettivo di preparare l’entrata in servizio commerciale di aerei a zero emissioni. Secondo l’Alleanza, l’energia totale rinnovabile e a basse emissioni di carbonio necessaria per effettuare tali voli nel 2050 è stimata a 78-198 TeraWattora l’anno utilizzata per la propulsione di aeromobili elettrici o per la produzione di 1,2-2,9 milioni di tonnellate l’anno di idrogeno richiesto. L’Alleanza stima che gli aeromobili elettrici e a idrogeno potrebbero ridurre le emissioni di CO2 del trasporto aereo sulle rotte intra-Ue del 12-31% nel 2050.



DIECI TARTARUGHE PALUSTRI RILASCIATE IN LIGURIA


Il progetto Life Urca Proemys ha raggiunto anche quest’anno l’importante obiettivo di ripopolare con nuovi esemplari di testuggine palustre Emys orbicularis ingauna gli ambienti umidi della Piana di Albenga. Sono stati dieci i giovani individui, riprodotti e allevati in ambiente controllato, rilasciati nelle aree Natura2000 ‘Torrenti Arroscia e Centa’ e ‘Lerrone-Valloni’. Gli esemplari, di circa due anni di età, hanno una marcatura di identificazione e un microchip che consentiranno ai ricercatori di individuarli nei prossimi anni nelle fasi di monitoraggio periodico. Il rilascio delle Emys è stata l’occasione per inaugurare due nuove aree create grazie al progetto Ri-Party-Amo del Wwf Italia – nato dalla collaborazione con Intesa Sanpaolo, Jova Beach Party – e al progetto Life Urca Proemys: una zona umida di circa 3mila metri quadri e un nuovo stagno, di circa 600 metri quadri. Al momento sono già state osservate le prime ovature di Rana dalmatina e ci si aspetta a breve di vedere le prime testuggini crogiolarsi al sole.

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