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VIDEO | Libri, ‘Attraversamenti’ di Bettini: “Anche nel nemico c’è un pezzo di verità”

La presentazione lunedì 13 maggio all'Auditorium di Roma con Conte, Gualtieri e Rutelli

Pubblicato:11-05-2024 17:23
Ultimo aggiornamento:11-05-2024 20:30

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ROMA – “Viviamo in una fase in cui si è ridotto drasticamente lo spazio dello spirito libero, cioè la gratuità dell’atto del pensiero, dell’azione, cosa che nell’essere umano c’è: la voglia di incontrare l’altro, solo dal confronto con l’altro puoi affrontare questioni che sono più grandi di te”. E questo ‘altro’ può “essere anche un duro avversario politico, perché anche in lui c’è sempre un pezzo di verità che serve”. Parliamo di ‘Attraversamenti’, ultimo libro di Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, che lunedì 13 maggio all’Auditorium di Roma sarà al centro del confronto, oltre che con l’autore, tra Giuseppe Conte, leader del M5s, Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, e Francesco Rutelli, ex sindaco della Capitale ora presidente dell’Anica.


‘Attraversamenti’ contiene storie di vita e incontri di Goffredo Bettini, che nel libro si definisce “comunista e democratico italiano”, nell’arco di 50 anni di vita politica. Nove capitoli ognuno dedicato a un personaggio: Gianni Borgna, geniale assessore alla Cultura di Roma, il poeta, scrittore e regista Pier Paolo Pasolini, il filosofo e politico Mario Tronti, Pietro Ingrao, Francesco Rutelli, Renzo Piano, Luciano Berio, Andrea Augello senatore di Fratelli d’Italia e Franca Chiaromonte femminista e comunista. È un libro “diversamente politico”, dice Bettini “sull’amicizia, su persone conosciute e per me importanti, amici che si attraversano, nel senso che ognuno lascia qualcosa all’altro, reciprocamente”. Non è un libro nostalgico, sottolinea Bettini, “certo è un libro dolente perché descrive un cambiamento antropologico della politica. Nel passato c’era dialogo, capacità di ascolto, la politica era anche silenzio, oggi si consuma tutto al secondo, la politica è superficiale, gli scenari sempre in movimento. Non si riesce a costruire un senso, questo è negativo soprattutto per le forze che vogliono cambiare la società, perché se vuoi cambiare la società devi sapere dove andare e se non lo sai allora è la fine”.

Colpisce il racconto dell’amicizia con il politico di Destra, Andrea Augello, avversario duro, scomparso di recente. Augello, senatore di Fratelli d’Italia, prima di morire aveva disposto che al suo funerale dovevano parlare solo Goffredo Bettini e Giorgia Meloni, leader del suo partito. “Con Augello c’è stato un rapporto molto leale- dice Bettini- penso che nella nostra parte politica occorra costruire l’unità più ampia, ma in politica la capacità di comprendere deve arrivare fino agli avversari, perché in ogni avversario c’è quel pizzico di verità che può servire anche a te. Con Augello ci sono stati scontri politici duri ma sempre nella lealtà”.


Bettini è assai critico verso la ‘cosizzazione di tutto’, anche Papa Francesco… “E’ una delle voci più coerenti e critiche a questo tipo di modernità, al fatto che oggi tutto si vende e compra, anche nella politica è un continuo mercimonio di posti, di ego e ambizioni spesso spropositate”. Lunedì con Bettini ci saranno Conte, Gualtieri e Rutelli: “Ho un rapporto buono e di amicizia con tutti e tre- risponde- e certamente c’è un significato politico: spero che il Pd abbia un grande successo, che confermi di essere il baricentro di un’area di opposizione e di alternativa di governo. Ma noi non bastiamo, ci vuole la pazienza di costruire uno schieramento più ampio, perché oggi la destra di governo di Giorgia Meloni è minoritaria nel consenso dei cittadini italiani. Noi dobbiamo unire questo non consenso verso la destra in consenso verso un’alternativa di governo”. Un lavoro di grande pazienza che ricade soprattutto sul Pd, “perchè come mi hanno insegnato grandi politici, penso a Moro, nella costruzione del processo unitario quando gli altri zoppicano tu devi lavorare per due”.

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