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A Napoli manifesti fuorvianti sulla violenza sulle donne: appello delle associazioni a Manfredi

La sentarice Valente (Pd) denuncia: " Il numero di telefono rimanda la '1522', è un attacco anche ai Centri antiviolenza"

Pubblicato:11-05-2024 15:16
Ultimo aggiornamento:11-05-2024 15:16
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NAPOLI – “Gentile sindaco, visto l’impegno chiaro del Comune di Napoli di contrasto alla violenza maschile contro le donne ed il supporto alle vittime di tale violenza, ci colpiscono negativamente le recenti campagne di comunicazione che in maniera fuorviante tendono a vanificare gli sforzi fatti finora e quelli ancora da fare”. Questo l’appello firmato da trenta associazioni che si occupano di violenza di genere maschile contro le donne e da oltre 250 donne. Destinatario è Gaetano Manfredi, primo cittadino di Napoli, dopo che in città sono apparse campagne di comunicazione come quella in via Marina e a Fuorigrotta con manifesti di grandi dimensioni che pubblicizzano un presunto numero dedicato alla violenza subita dai maschi.

“È un attacco- spiega alla Dire la senatrice dem Valeria Valente- non solo alle donne, ma anche ai centri antiviolenza: infatti nel corpo di questa pubblicità si utilizza come specchietto per le allodole un numero di telefono che rimanda e si contrappone in modo anche simbolico al 1522, numero nazionale del ministero per sostenere le donne vittime di violenza e dare loro i riferimenti dei Centri antiviolenza presenti in tutte le realtà”.

La raccolta firme è stata portata avanti dal gruppo politico ‘Democratiche della Campania per un PD femminista’ cha ha raccolto le adesioni di associazioni, cav, case rifugio, professioniste e singole impegnate nella prevenzione e contrasto alla violenza maschile contro le donne, ha raccolto 260 firme di donne e 30 di associazioni per un appello in merito a una “cartellonistica che su larga scala ha invaso la città e veicola una falsa rappresentazione della violenza domestica che colpisce in modo sproporzionato donne e ragazze come afferma la convenzione di Istanbul”.


Le firmatarie definiscono la campagna “pericolosa e insidiosa” e chiariscono: “I dati e i numeri raccontano che nel 90%, circa, dei casi di violenza nelle relazioni affettive è l’uomo ad agire nei confronti della donna. Essa mina le azioni che anche il Comune di Napoli pone in essere e sostiene economicamente con regolarità attraverso i Centri antiviolenza e le Case rifugio, i cui dati di attività confermano la continua crescita delle richieste di aiuto e degli interventi di sostegno di tipo legale, economico, psicologico e assistenziale. Crediamo – proseguono – che sia importante evitare di dare spazio a campagne che veicolano false rappresentazioni della realtà della violenza perché si rischia di compromettere il lavoro di chi lotta ogni giorno contro la violenza maschile sulle donne e contro i femminicidi, di quanti sono impegnati a favorire una vera e profonda rivoluzione culturale fondata sulla pari dignità e su nuovi modelli di relazione. Gentile sindaco, ci rivolgiamo a lei – concludono – affinché questi manifesti che impattano sulla condizione di vita di tante donne vittime di violenza vengano rimossi”.

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