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La protesta: “No al francobollo dedicato al fascista Italo Foschi”

La condanna senza appello del Slc Cgil per l’emissione da parte di Poste italiane del francobollo dedicato al fascista e squadrista Italo Foschi

Pubblicato:10-06-2024 17:12
Ultimo aggiornamento:10-06-2024 17:12

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ROMA – “Il Governo Meloni tra la Liberazione di Roma dall’occupazione nazifascista e gli squadristi sceglie di celebrare questi ultimi”. È quanto scrive Nicola Di Ceglie, Segretario nazionale Slc Cgil che condanna senza appello l’emissione da parte di Poste italiane del francobollo dedicato al fascista e squadrista Italo Foschi, definendo l’operazione “l’ennesima forzatura da parte di un Governo che prova a riscrivere la storia del ventesimo secolo rimuovendone l’elemento determinante: la Liberazione dal nazifascismo”.
“Mentre in queste ore ricordiamo l’assassinio di Giacomo Matteotti ad opera delle squadre fasciste- fa sapere il responsabile dei lavoratori postali- il governo del nostro Paese, nelle stesse ore, omaggia chi ha condiviso quel brutale assassinio. Condanniamo questa vergognosa provocazione -dice Di Ceglie- perché è evidentemente un’offesa alla sua memoria e di tutti gli antifascisti che hanno dato la vita per la libertà e la democrazia del nostro Paese. Chiediamo pertanto che ne venga bloccata subito la distribuzione e che vengano ritirate le copie distribuite”.
Per Di Ceglie si tratta di una “strategia premeditata di ribaltamento della realtà e dei valori fondanti la nostra democrazia” è la sintesi del Segretario Slc che racconta di una figura, Italo Foschi “responsabile di assalti e violenze verso avversari politici, fedele a Mussolini fino alla Repubblica di Salò, noto anche per essersi congratulato con gli assassini di Matteotti, definiti eroi”.
Da ultimo, la Slc fa rilevare anche come “Il Ministero del Made in Italy, con quel francobollo, abbia deliberatamente operato una scelta inaccettabile sfavorendo, con la bocciatura, la proposta degli studenti medi romani di emettere un francobollo per celebrare gli ottant’anni della data, 4 giugno 1944, in cui i soldati americani agli ordini del generale Mark Wayne Clark entrarono in città e liberarono la Capitale dai nazisti e dai fascisti”.

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