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Papa Francesco in Campidoglio dopo 5 anni: “Roma mostri il suo volto ospitale e generoso”

"Grazie per questa accoglienza", ha detto il pontefice che ha alternato momenti in piedi e sulla carrozzella

Pubblicato:10-06-2024 11:18
Ultimo aggiornamento:10-06-2024 12:28

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ROMA – Papa Francesco, a distanza di cinque anni dall’ultima volta, ha visitato questa mattina il Campidoglio, sede del Comune di Roma. Qui il pontefice è stato accolto con tutti gli onori dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, tra gli squilli di tromba del corpo dei Fedeli di Vitorchiano. Francesco ha alternato momenti in piedi e altri sulla carrozzella. E invece del tradizionale affaccio dal balcone dello studio del primo cittadino ha voluto ammirare i resti della Roma antica dal Tabularium.

UNA TARGA IN ONORE DEL PAPA

Qui si è fermato diversi minuti prima di recarsi nello studio del sindaco per un colloquio privato, al termine del quale Gualtieri ha presentato al Papa i suoi familiari, ed è poi entrato in Aula Giulio Cesare, dove è stata scoperta una targa in suo onore con la scritta “A sua Santità Francesco, successore di Pietro e vescovo di Roma, promotore di cura della casa comune e testimone di fraternità universale”.

Poco prima Francesco aveva firmato il libro d’oro nella sala delle Bandiere lasciando questa frase, citazione dell’Eneide, sulla vicenda dell’eroe troiano che prende sulle spalle il vecchio padre Anchise”: “‘Et sublato patre montem petivi’, con questa decisione è nata Roma, nata da lontano, nata in cammino. A Roma, al signor sindaco, ai suoi lavoratori, la mia gratitudine. Il vostro Vescovo Francesco”.


“ROMA CITTÀ DALLO SPIRITO UNIVERSALE”

Roma, città dallo spirito universale. Questo spirito- ha detto Francesco- vuole essere al servizio della carità, al servizio dell’accoglienza e dell’ospitalità. Pellegrini, turisti, migranti, quanti si trovano in gravi difficoltà, i più poveri, le persone sole, quelle malate, i carcerati, gli esclusi siano i più veritieri testimoni di questo spirito. Possano testimoniare che l’autorità è pienamente tale quando si pone al servizio di tutti, quando usa il suo legittimo potere per venire incontro alle esigenze della cittadinanza e, in modo particolare, dei più deboli, degli ultimi. Continui Roma a manifestare il suo vero volto, un volto accogliente, ospitale, generoso, nobile“.

“L’enorme afflusso nell’Urbe di pellegrini, turisti e migranti- ha aggiunto- con tutto ciò che significa in termini di organizzazione, potrebbe essere visto come un aggravio, un peso che frena e intralcia lo scorrere normale delle cose. In realtà, tutto questo è Roma, la sua specificità, unica al mondo, il suo onore, la sua grande attrattiva e la sua responsabilità verso l’Italia, verso la Chiesa, verso la famiglia umana. Ogni suo problema è il rovescio della sua grandezza e, da fattore di crisi, può diventare opportunità di sviluppo: civile, sociale, economico, culturale“.

“RINASCA IN CIASCUNO LA CONSAPEVOLEZZA DEL VALORE DI ROMA”

“L’immenso tesoro di cultura e di storia adagiato sui colli di Roma- ha spiegato- è l’onore e l’onere della sua cittadinanza e dei suoi governanti, e attende di essere adeguatamente valorizzato e rispettato. Rinasca in ciascuno la consapevolezza del valore di Roma, del simbolo che essa rappresenta in tutti i continenti; e si confermi, anzi cresca la reciproca fattiva collaborazione tra tutti i poteri”.

GUALTIERI AL PAPA: “ROMA SARÀ MIGLIORE, PIÙ ETICA E VERDE”

Vogliamo che il Giubileo della speranza lasci a Roma un’eredità non solo di opere materiali– ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri- ma anche un patrimonio di valori etici e sociali da offrire all’umanità. Stiamo lavorando per fare di Roma un grande laboratorio dell’ecologia integrale, per cambiare la città e renderla migliore, più vicina alle persone, in prima linea nella riduzione delle emissioni, con nuovi spazi pubblici, strumenti di inclusione, specie nelle periferie urbane e sociali, attenta alle cose semplici che ci chiedono le bambine e i bambini: fratellanza, amicizia, pace. Il Giubileo, ne sono certo, farà Roma migliore”.

“Con il Giubileo Roma parlerà al mondo. Metteremo tutto il nostro impegno- ha aggiunto il sindaco- affinché sia sempre di più una città costruttrice di pace e comunione, che si sforza sempre di promuovere e perseguire l’unità e la fratellanza tra tutti gli uomini, che pensa e guarda al mondo”.

IL SINDACO ANNUNCIA L’APERTURA DI UNA CASA ANZIANI E PROGETTO PER DETENUTI

“Ai nostri progetti dedicati ai più fragili si aggiungono due iniziative che abbiamo immaginato come doni per la sua visita e come impegno della città a produrre segni tangibili di speranza, in vista del Giubileo. Per prima cosa una nuova dimora destinata alle anziane e agli anziani, in un immobile confiscato alla criminalità nel quartiere Ostiense, alla quale abbiamo voluto dare il nome ‘Casa Speranza’: perché è con la forza della comunità che si combattono le solitudini e si dà sostegno concreto alle fragilità”. Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in occasione della visita di Papa Francesco in Campidoglio.

“E poi- ha aggiunto- un progetto di formazione ed avviamento al lavoro destinato alle persone private di libertà della casa circondariale di Rebibbia, che abbiamo voluto chiamare ‘Fratelli tutti’, perché il valore fondamentale della fratellanza a cui ci richiama deve tradursi in azioni concrete per garantire ai detenuti dignità e futuro. Al tempo stesso siamo pronti a raccogliere e rilanciare il richiamo di Sua Sanità alla vocazione di Roma come città universale accogliente e aperta, luogo simbolo della convivenza pacifica tra popoli”.

“GRAZIE PER QUESTA ACCOGLIENZA”

In aula il Papa, dopo aver tenuto il suo discorso, ha poi salutato tutti i membri della giunta e i consiglieri comunali. “Grazie per questa accoglienza cosi calda, ci vediamo al Giubileo” ha detto.

A conclusione del suo intervento è seguito lo scambio dei doni: il sindaco ha donato al Papa una medaglia d’argento a ricordo della visita e un documento di istituzione di alcune iniziative di carattere sociale. Francesco ha regalato al Comune un mosaico raffigurante l’Arco di Tito, al sindaco un trittico di medaglie e agli assessori, ai consiglieri e ai presidenti di Municipio, salutati tutti individualmente, medaglie e la bolla di indizione del Giubileo. Il Papa, prima di andare via, ha infine anche salutato i dipendenti capitolini. “Non dimenticate di pregare per me, a favore” ha detto affacciandosi dalla loggia del Campidoglio davanti ai cittadini, dipendenti e turisti presenti in piazza.

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