ROMA – Il Partito popolare europeo (Ppe), i Socialisti e democratici (S&d), Renew e i Verdi insieme mantengono la maggioranza al Parlamento Ue con 462 seggi e il 64 per cento dei voti, in calo rispetto al 69 per cento del 2019: questi i numeri che emergono dalle proiezioni delle elezioni nei 27 Paesi membri. La dinamica risulterebbe confermata nonostante le avanzate di partiti della destra in più Paesi, a partire dalla Francia, dove il presidente Emmanuel Macron ha convocato legislative anticipate per il 30 giugno, o in Germania, dove Alternative fur Deutschland è risultata seconda forza dietro i cristiano-democratici dell’alleanza Cdu/Csu. Nel nuovo Parlamento Ue siederanno 720 deputati.
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“Il centro europeista costruttivo ha tenuto“: lo ha detto in serata la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, parlando di fronte ai giornalisti. Il suo intervento è stato trasmesso dai servizi media dell’Assemblea in diretta anche sui social network. Metsola ha commentato i primi risultati delle europee rispondendo alla domanda di una cronista su un’avanzata di forze di destra e nazionaliste. Sul piano politico, la presidente del Parlamento Ue fa riferimento al gruppo del Partito popolare europeo.
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