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Sgarbi indagato per autoriciclaggio di beni culturali, lui: “Non ho ricevuto avvisi”. M5s: “Subito mozione di revoca”

Il Pd: "Accuse molto gravi che, se confermate, si sommano a una situazione già compromettente per un responsabile delle istituzioni"

Pubblicato:09-01-2024 15:30
Ultimo aggiornamento:09-01-2024 15:30

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ROMA – “Ancora una volta ‘Il Fatto’ mente, utilizzando informazioni riservate e del tutto ignote a me e al mio avvocato. Io non ho ricevuto nessun avviso d’indagine. Né saprei come essere indagato di un furto che non ho commesso. E per un reato compiuto 11 anni fa, in circostanze non chiarite dagli inquirenti di allora”. Il Sottosegretario ai Beni Culturali, Vittorio Sgarbi, commenta quanto scritto dal quotidiano ‘Il Fatto’ che oggi, in prima pagina, annuncia di un’indagine a suo carico. “Da questa notizia risulta una palese violazione del segreto istruttorio, l’unico reato di cui ci sia evidenza. Da quello che si legge, l’opera è stata malamente tagliata. E quella in mio possesso è in buone condizioni e con una stesura pittorica ben conservata e uniforme”.

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“Qualunque valutazione- prosegue Sgarbi- va fatta sull’opera di cui quella rubata è manifestamente una copia, come tutte quelle conservate in quel castello di cui nessuno si è preoccupato. Né credo sia un reato fare eseguire la fotografia di un’opera di cui tutti gli esperti hanno visto l’originale esposto a Lucca. Che la Procura d’Imperia abbia trasmesso gli atti a Macerata come sede competente è una notizia che potrebbe avere un senso, se, come la legge prevede, io ne fossi a conoscenza. Ma così non è. Dovrebbe infatti essere un magistrato, non un giornalista, a stabilire su cosa indagare e sulle complicità di restauratori e fotografi, accusatori improvvisati, ma che potrebbero rivelarsi complici di più gravi reati e omissioni”.


SGARBI. FONTI M5S: SUBITO IN AULA MOZIONE DI REVOCA

Il Movimento 5 stelle domani chiederà alla capigruppo della Camera la calendarizzazione immediata della mozione di revoca per il sottosegretario Sgarbi, già depositata ad ottobre ed ora integrata. Lo riferiscono fonti del Movimento. Anche al Senato, nella capogruppo di oggi farà altrettanto depositando una mozione analoga. “Se confermate le notizie che stanno uscendo, la vicenda confermerebbe la ‘gravità’ della posizione del sottosegretario che ‘lede l’onore delle istituzioni’ e non può mantenere il suo incarico”, spiegano le stesse fonti.

SGARBI. PD: MELONI E SANGIULIANO SMETTANO DI PROTEGGERLO

“Basta tentennamenti, Meloni e Sangiuliano smettano di proteggere Sbarbi”. È duro il commento della capogruppo democratica nella Commissione Cultura della Camera, Irene Manzi, alla nota della procura di Macerata che conferma che il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi è indagato per il reato di autoriciclaggio di beni culturali di cui all’articolo 518-septies del codice penale.
“Sono accuse molto gravi che, se confermate, si sommano a una situazione già compromettente per un responsabile delle istituzioni. Meloni e Sangiuliano smettano di tentennare, le indagini avranno il loro corso ma è indubbio che siamo davanti a un caso politico e sono troppo fresche le ferite subite dal patrimonio artistico e bibliotecario italiano per colpa della mala gestione”.

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