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Giovani, carine e “iper-trattate”: così la medicina estetica è diventata una dipendenza

L'allarme della SIME: "Tra le giovanissime è una moda ormai. Attenti ai trattamenti casalinghi"

Pubblicato:08-07-2024 11:13
Ultimo aggiornamento:08-07-2024 12:37

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ROMA – “C’è un incremento di pazienti iper-trattate, soprattutto in giovane età. E questo non va bene”.
Lo ha fatto sapere il presidente della Società Italiana di Medicina Estetica, il dottor Emanuele Bartoletti, interpellato dalla Dire sul tema. Ma si può parlare di dipendenza dei giovani dalla chirurgia estetica o dalla medicina estetica? “Dalla chirurgia forse no, dalla medicina estetica sì- ha risposto l’esperto- Potremmo parlare di dipendenza determinata a sua volta dalla dipendenza dai social. I giovani si rivolgono alla medicina estetica con il desiderio di aderire a determinati modelli estetici, ma soprattutto per far vedere che lo hanno fatto, come chi acquista un vestito di marca e lo vuole ostentare. Anche la medicina estetica è diventata una moda, ragazze di 16/17 o 18 anni vedono le loro coetanee postare sui social le loro nuove labbra rifatte e vogliono farlo anche loro. È diventato uno status symbol, se non lo fai sei ‘sfigato’. È un momento in cui bisogna prestare molta attenzione a queste cose e sporattutto un appello ai genitori: non avallate il desiderio e non regalate labbra rifatte alle vostre figlie”.

Bartoletti lancia quindi un allarme sui trattamenti ‘casalinghi’ di medicina estetica oppure eseguiti da medici non esperti: “È una deriva molto pericolosa. Proprio ieri ho ricevuto una email da parte di una giovane ragazza- ha raccontato- che due anni fa, a casa di una sua amica, aveva fatto lo Hyaluron Pen (dispositivo utilizzato per trattamenti di riempimento senza aghi, ndr) che le ha lasciato letteralmente dei ‘bozzi’ sulle labbra. Questa ragazza, ancora oggi, la mattina si sveglia con le labbra gonfissime. Per fortuna la Hyaluron Pen è stata ritirata dal commercio, ma ci sono altri trattamenti di questo tipo.
Dobbiamo cercare di combattere questo ‘sottobosco’”.

Di recente sembra che si parli più frequentemente di trattamenti di medicina estetica, meno invasivi, e meno di interventi di chirurgia estetica. È solo una percezione? “Medicina estetica e chirurgia estetica viaggiano su due binari paralleli. Non ci sono flessioni nelle percentuali di interventi chirurgici estetici eseguiti in Italia- ha fatto sapere il presidente SIME- ma forse non c’è un aumento così costante ed esponenziale come nella medicina estetica”.


In questo momento c’è un’aumentata richiesta “sia perché i pazienti hanno voglia di sentirsi e vedersi meglio, come completamento del benessere psicofisico- ha spiegato il dottor Bartoletti- sia perché è aumentata l’offerta da parte di medici. E questo, a volte, è un fattore rischioso: purtroppo molti medici fanno medicina estetica senza essere preparati o magari avendo fatto soltanto un corso di un weekend fornito da qualche azienda, ma questo non vuol dire essere medici estetici, vuol dire essere degli iniettori. Questi medici, che non hanno frequentato dei corsi quadriennali o un master universitario, non hanno il background sufficiente per poter stabilire se una paziente ha un’indicazione o meno, accontentano le loro richieste- ha concluso- spesso e volentieri assolutamente non necessarie”

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