Martina: “Assemblea il 21 aprile, mi candido come segretario per rilanciare il Pd”
5 aprile 2018
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ROMA – “Il 21 aprile all’assemblea se il Pd decide che le primarie si fanno, io sarò in campo“. Lo annuncia Matteo Richetti, Pd, a ‘1/2h in più’ su Raitre. “Martina se verrà confermato dovrà avere l’onere di portare il Pd verso un percorso congressuale. Con quello che è successo non ce la caviamo con una assemblea che elegge un segretario”, prosegue Richetti secondo cui sarebbe “da irresponsabili spaccare l’assemblea, spero ci sia una proposta unitaria”. Quello che immagina il deputato Pd è “una scadenza in autunno con le primarie“.
“Il patto alla tedesca di cui parla Di Maio non si fa con dei titoli, si fa con dei provvedimenti, ci si dica questa straordinarietà a cosa è finalizzata e si discuta dei provvedimenti”, aggiunge Richetti a ‘1/2h in più’.
“Se si dovesse aprire una necessità straordinaria non vedo con queste distanze quale governo si possa fare”. Detto questo, “io sono anche per capire a cosa stiamo dicendo no”.
Nell’intervista di Di Maio “c’è un passo avanti nei toni perché non ci definisce più come ‘idioti mafiosi disonesti’, ma poi dice che lui non governa perché il Pd gli ha fatto una legge elettorale contro. Lui che voleva il proporzionale puro con il quale non avrebbe mai governato. Con questa disonestà intellettuale non si va da nessuna parte”, spiega Matteo Richetti, su Raitre.
“Se Renzi tornasse indietro sarebbe per lui, per lui personalmente e sarebbe un elemento di incoerenza. Se uno si ritira e poi non si ritira è come dire ‘lascio la politica’, poi fa un percorso in cui si dimette da tutto e alla fine si presenta alle elezioni. E’ successo che ha pagato questa cosa”, dichiara Richetti a ‘1/2h in più’. “Questo non vuol dire Richetti attacca Renzi- insiste- Richetti gli vuole un tale bene che quando Matteo fa una cavolata glielo dice. Io lo ritengo una delle menti più brillanti della politica“. Insomma, conclude, “non può essere comprensibile un immediato ritorno in campo”.
“Io sono l’unico dirigente a non essere invitato nè ai caminetti di Renzi nè ai caminetti di Martina”, dichiara Matteo Richetti, a ‘1/2h in più’.
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