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Prima messa dove fu uccisa e nascosta Elisa Claps. Il fratello: “Non hanno mai chiesto scusa a mamma Filomena”

Fuori la protesta guidata da Gildo Claps. Urlano 'Vergogna' e 'Assassini' ai fedeli che si apprestano ad entrare in Chiesa

Pubblicato:06-11-2023 11:01
Ultimo aggiornamento:06-11-2023 11:06
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ROMA – Trent’anni fa Elisa Claps veniva barbaramente uccisa e il suo cadavere veniva nascosto da Danilo Restivo nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità a Potenza. Il corpo della ragazza fu ritrovato solo 17 anni dopo e dal 2010 la Chiesa non aveva più riaperto i battenti ai fedeli, solo ad agosto di quest’anno era stata riaperta al culto per poche ore diurne.

Ieri mattina monsignor Salvatore Ligorio ha celebrato la prima messa. Ma fuori dalla Santissima Trinità oltre 500 persone hanno contestato le celebrazioni: a guidare la manifestazione, organizzata da Libera, Gildo Claps, il fratello della ragazza che non ha mai smesso di lottare per la verità. Urlano ‘Vergogna‘ e ‘Assassini‘ ai fedeli che si apprestano ad entrare in Chiesa.

“NOI SIAMO QUI FUORI ALLA LUCE DI ELISA, NON ARROCCATI AL BUIO”

“Mi conforta sapere che sono una minoranza- ha detto Gildo riferendosi a chi entrava in Chiesa- noi siamo qui alla luce, la luce di Elisa. Continuano ad arroccarsi nel buio di quella chiesa che ha coperto Elisa per 17 anni. Fategliela celebrare la messa, va benissimo così. Avevamo chiesto solo che prendessero coscienza e coraggio di chiedere scusa a mamma Filomena“. Scuse mai arrivate, come la targa in memoria della giovane assassinata che in molte occasioni la famiglia Claps aveva richiesto.


“Questa chiesa verrà riaperta solo quando la curia farà i conti con questa storia”, ha concluso Gildo.

IL VIDEO DELLA PROTESTA

“Prima messa domenicale alla Santissima Trinità di Potenza. Ancora nessuna targa in memoria di Elisa Claps. La città si è opposta con una protesta davanti all’ingresso principale. A guidarla, Gildo Claps”, scrive il giornalista Pablo Trincia che, dopo il podcast ‘Dove nessuno guarda’ sul caso di Elisa Claps, riprenderà la vicenda in un’inchiesta tv in 4 episodi il 13 e 14 novembre in esclusiva su Sky.

LA RISPOSTA DELL’ARCIDIOCESI

“La libertà di manifestazione del pensiero e quella di riunione non possono mai trasmodare in offese, ingiurie e di sopraffazione della volontà e delle libertà altrui. La funzione religiosa è stata, tra l’altro, ininterrottamente disturbata da urla, canti, musiche ad alto volume. La Chiesa stigmatizza quegli atteggiamenti che si sono concretizzati anche in sputi all’indirizzo di chi ha preso parte alla funzione religiosa e non può tollerare altri comportamenti espressivi di odio, di violenza verbale e fisica”, scrive in un comunicato l’Arcidiocesi di Potenza.
L’Arcidiocesi ribadisce “di aver riaperto la SS. Trinità su mandato di Papa Francesco e di aver portato avanti tutte le iniziative possibili per farlo in dialogo con la famiglia Claps”.

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