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“Ciccio e Tore siete vivi nei nostri ricordi”: la lettera della mamma e della sorella nell’anniversario della scomparsa

Pubblicato:05-06-2024 23:05
Ultimo aggiornamento:05-06-2024 23:09

ciccio e tore gravina
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ROMA – “Vi ricorderemo come due fratellini uniti, coraggiosi, che con la sola forza dell’amore hanno provato ad aiutarsi l’uno con l’altro, senza pensarci due volte, senza paura, con la sola voglia di farcela. Dimostrandoci come un fratellino possa essere un eroe per l’altro“. Inizia così la lettera che hanno scritto di Rosa Carlucci e Filomena Pappalardi, rispettivamente mamma e sorella di Francesco e Salvatore (conosciuti da tutti come Ciccio e Tore) i due bimbi scomparsi a Gravina in Puglia, in provincia di Bari il 5 giugno 2006 quando avevano 13 e 11 anni, e ritrovati senza vita il 25 febbraio 2008, in una cisterna del rudere della ‘Casa delle cento stanze’, ormai mummificati.

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Siete “due angeli che illumineranno il nostro cammino, sarete sempre presenti e vivi nei nostri ricordi. Siete i nostri angeli, ciao Ciccio e Tore”, scrivono le due donne nel 18esimo anno dalla scomparsa dei due fratellini.  Alla fine di marzo la famiglia Pappalardi ha presentato una istanza in procura per la riapertura delle indagini. Nell’istanza alla Procura di Bari si parla di fatti nuovi che sarebbero emersi circa la loro morte.


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