NEWS:

Liste d’attesa: fino a 735 giorni per fare un ecodoppler e 677… Federconsumatori svela i “tempi record” della sanità italiana

Da Gemona in Friuli a Milazzo in Sicilia, la musica non cambia. Servono numeri a 2 zeri per contare i giorni di attesa quando si prenota una visita medica o un esame diagnostico tramite Asl

Pubblicato:05-06-2024 16:33
Ultimo aggiornamento:05-06-2024 16:33

federconsumatori
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Per una mammografia al seno all‘ospedale di Udine bisogna prenotare per tempo: i giorni di attesa infatti sono ben 482, oltre un anno. Va peggio a chi ha bisogno di una visita endocrinologica nell’Asl di Messina: nel Poliambulatorio di Portorica occorre prenotare più di 600 giorni prima. In generale, nel nostro Paese si devono attendere fino a 735 giorni per una ecodoppler cardiaca, 645 per una colonscopia e 677 per una visita oculistica. Sono alcuni dei tempi ‘record’ delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie, dati che fotografano una sanità in grave difficoltà, sia nelle modalità di rilevamento dei dati sia nei tempi di erogazione delle prestazioni. È quanto emerge dal monitoraggio nazionale sulle liste di attesa realizzato da Federconsumatori, in collaborazione con Fondazione Isscon e con il contributo della CGIL, presentato oggi a Roma presso la sede della Confederazione Generale Italiana del Lavoro. Il report, dal titolo ‘La salute non può attendere’, è aggiornato anche con i primi dati disponibili relativi al 2024 e riporta i tempi di attesa necessari per accedere ad alcune prestazioni specialistiche ambulatoriali, per le prestazioni diagnostiche e per i ricoveri. I dati sono stati raccolti grazie alla collaborazione delle strutture regionali di Federconsumatori impegnate nelle rilevazioni nei territori di appartenenza. Il quadro drammatico che emerge dal Report rileva la necessità effettiva di un intervento che snellisca le liste di attesa della sanità italiana, obiettivo del provvedimento varato ieri, il 4 maggio scorso, dal governo.

I TEMPI NECESSARI PER LE VISITE SPECIALISTICHE

Ma tornando al monitoraggio, per le visite specialistiche si evidenziano in particolare: 612 giorni di attesa in classe B, per una visita endocrinologica nell’Asl di Messina, nel Poliambulatorio di Portorica e 528 giorni in classe P nell’Azienda sarda di Nuoro o 427 giorni nell’Asl ligure di Chiavari; 426 giorni per una prima visita cardiologica nel Presidio Ospedaliero lombardo di Cuggiono oppure 411 giorni nel Presidio friulano di Cividale in classe P; 400 giorni di attesa per una prima visita vascolare nella P.A. di Bolzano e 273 giorni per una prima visita nel presidio lombardo di Abbiategrasso; 677 giorni per una prima visita oculistica nel Presidio Ospedaliero lombardo di Legnano.
E ancora: 523 giorni in classe P nel distretto friulano di Gemona, 388 giorni in classe P nell’Azienda sarda dell’Ogliastra o 47% di performance in classe B in Abruzzo o, ancora, il 60% di performance nella stessa classe, nell’AOU toscana Careggi; 611 giorni per una in classe D visita gastro-enterologica, nell’Azienda piemontese di Asti; 354 giorni di attesa in classe B per una visita pneumologica, nel poliambulatorio di Messina o 361 giorni in classe P nell’Azienda campana Napoli 1 centro; 310 giorni, per una prima visita fisiatrica nel presidio ospedaliero lombardo di Magenta; 176 giorni per una visita oncologica nell’AFO di Crotone o 176 giorni in classe, nell’Azienda campana Napoli 1 centro.
E di nuovo: 482 giorni in classe P per una visita urologica, nel Presidio Ospedaliero di Udine o 273 giorni per una prima visita in Valle d’Aosta; 342 giorni per una visita ginecologica in classe P nel Presidio Ospedaliero friulano di Tolmezzo; 496 giorni in classe P per una visita dermatologica nel Distretto friulano di San Daniele o 356 giorni per la stessa classe nell’ASL 4 ligure di Chiavari; 351 giorni, in classe P, per una visita neurologica, nell’Azienda campana Napoli 1 Centro.


I TEMPI PER GLI ESAMI DIAGNOSTICI

Per gli Esami diagnostici, invece, si evidenziano 735 giorni di attesa per una ecodoppler cardiaca in Lombardia nell’Ospedale di Magenta e 603 giorni di attesa in classe P nel distretto di Tarcento, in Friuli V.G.; 118 giorni, in classe di Urgenza e 403 giorni in classe D per un elettrocardiogramma nell’Azienda campana Napoli 1 Centro; 546 giorni per un RM alla colonna nello stesso presidio ospedaliero lombardo di Magenta per la stessa prestazione, 428 giorni in classe P fra i tempi massimi registrati fra le Aziende in Sardegna o 329 giorni di attesa in classe P nel P.O. di Udine; 645 giorni per una colonscopia totale in classe P in Liguria nell’ASL 4 di Chiavari, 600 giorni nella stessa classe in Friuli, nel P.O. di Palmanova, 546 giorni, sempre in classe P, nell’Asl di Messina, nel Presidio Ospedaliero di Milazzo o il 60% di performance nell’AOU Careggi, in Toscana.
Sempre sugli esami diagnostici, sono 482 i giorni attesi per una mammografia bilaterale in Friuli, nell’Ospedale di Udine, 365 giorni, in classe P, nell’azienda Napoli 1 Centro o nella P.A. di Bolzano; 545 giorni per una ecografia all’addome, in classe B, nel presidio Ospedaliero di Milazzo, nell’Azienda di Messina, in Sicilia; 458 giorni per un’ecografia ginecologica, in classe P, nel P.O. di Udine e 251 giorni di attesa, nel Presidio Ospedaliero lombardo di Magenta.
E infine: 682 giorni di attesa per una fotografia del fundus, nel Presidio lombardo di Abbiategrasso ed i 523 giorni di attesa, nel Distretto friulano di Gemona; 328 giorni per una elettromiografia semplice agli arti, nella P.A. Bolzano, i 327 giorni in classe D nell’Azienda Ospedaliera sarda di Cagliari o i 329 giorni in classe P nell’azienda abruzzese di Pescara.

Per Mimma Iannello, Federconsumatori, il report fotografa una “situazione veramente grave che ha bisogno di risposte concrete non di spot che sanno tanto di propaganda elettorale”. In particolare, “servono delle misure cogenti che affrontino il tema dei tagli che da anni si sta verificando sulla sanità pubblica- aggiunge- e che affrontino il tema del personale sanitario e medico necessario”

.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy