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Migranti, Meloni visita il centro di Shengjin in Albania: “Operativi dall’1 agosto”. Rama: “Fango dai media italiani”

Con la premier anche il ministro Piantedosi, per visitare la struttura che accoglierà i migranti in arrivo dall'Italia

Pubblicato:05-06-2024 14:39
Ultimo aggiornamento:05-06-2024 17:58

meloni in albania
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ROMA – “A sette mesi dalla firma dell’accordo, siamo qui per annunciare il completamento della prima struttura, quella nella quale ci troviamo di Shengjin, la struttura nella quale ci troviamo assolverà le funzioni tipiche dei centri di prima accoglienza, cioè gli hotspot, che chiaramente ci sono anche in Italia e sono dedicati ai migranti che vengono soccorsi e sbarcati. Qui quindi si effettua per capirci lo screening sanitario, l’identificazione, il fotosegnalamento, la formalizzazione della domanda di protezione internazionale”. Lo dice la premier Giorgia Meloni nel corso delle dichiarazioni congiunte con il primo ministro albanese Edi Rama. La premier è arrivata in Albania con il ministro Piantedosi, per visitare la struttura di Shengjin, che accoglierà i migranti in arrivo dall’Italia.

“Al porto di Shengjin potranno sbarcare solamente migranti salvati in acque internazionali da navi italiane mentre non saranno portati in Albania soggetti vulnerabili ovvero minori, donne, anziani e persone fragili”, ricorda Meloni, che spiega come “l’altra struttura, quella di Gjader, che è in via di completamento, avrà invece tre diverse finalità: sarà la struttura dove verranno espletate le procedure accelerate di frontiera che devono essere completate in massimo 28 giorni e prevedono l’udienza di convalida, l’esame della domanda di protezione internazionale da parte della commissione d’asilo che avverrà da remoto, la decisione su eventuali ricorsi”. “I migranti che potranno essere sottoposti alla procedura accelerata saranno quelli provenienti dai cosiddetti paesi di origine sicuri e che di recente è ampliato e che ora comprende anche Bangladesh, Camerun, Colombia, Egitto, Perù e Sri Lanka. L’ampliamento quindi consente di aumentare la platea dei migranti che potranno essere condotti in Albania invece che in Italia”, conclude Meloni.

MELONI: ACCORDO CON ALBANIA REPLICABILE IN ALTRI PAESI

“Se quello che qui abbiamo immaginato funzionerà, e funzionerà, allora noi avremo inaugurato una fase completamente nuova nella gestione del problema migratorio. L’accordo potrebbe essere replicabile in molti paesi, potrebbe diventare una soluzione, una parte della soluzione strutturale dell’Unione Europea”, ha spiegato Meloni. “Questo lo capiamo noi e lo capiscono ovviamente anche i sostenitori dell’immigrazione incontrollata che non a caso concentrano su questo progetto una posizione decisa e feroce”.


MELONI: ACCORDO CON ALBANIA DI GRANDE RESPIRO EUROPEO

L’accordo tra Italia e Albania sui migranti è “di grande respiro europeo” e ha tre obiettivi: “Contrastare il traffico di essere umani, prevenire l’immigrazione irregolare e accogliere in Europa chi ne ha diritto. Con questo accordo, l’Albania ha dato la possibilità di usare alcune aree demaniali albanesi, in cui l’Italia sta realizzando due strutture dove gestiremo l’ingresso e l’assistenza temporanea”, ha spiegato Meloni.

MELONI: CENTRI ALBANIA OPERATIVI DA 1 AGOSTO

Per la Presidente del Consiglio “il complesso dei due centri sarà operativo dal primo di agosto del 2024”.
“Chiaramente c’è chi ha sollevato obiezioni sui tempi quindi sull’operatività dei centri sulle quali ci sarebbe un ritardo e chiaramente tra questi anche diversi parlamentari dell’opposizione… che è un po’ curioso perché prima ci accusano di voler creare Guantanamo e poi si lamentano per i tempi di costruzione di Guantanamo…”, continua la presidente del Consiglio, secondo la quale “il punto è che chiaramente noi qui vogliamo fare le cose per bene anche perché se quello che qui abbiamo immaginato funzionerà, e funzionerà, allora noi avremo inaugurato una fase completamente nuova nella gestione del problema migratorio”.

MELONI: SOLIDARIETÀ AD ALBANIA PER CAMPAGNA DENIGRATORIA SUBITA

La premier è poi tornata sull’inchiesta di Report: “A Rama rinnovo la solidarietà e la vicinanza per gli attacchi che hanno ricevuto in questi mesi quando hanno deciso di offrire la loro collaborazione all’Italia” sul tema dei migranti. “Abbiamo assistito a una campagna denigratoria contro l’Albania, definita come una sorta di narco-stato controllato dalla criminalità organizzata”.

RAMA: DA MEDIA ITALIANI FANGO SU ACCORDO TRA DUE GOVERNI

“Non posso non cogliere questa opportunità per esprimere tristezza su tante mezze verità che si sono dette nei media italiani, servizio pubblico incluso, sull’Albania, con il chiarissimo intento di buttare fango su questo paese per attaccare l’accordo tra i due governi di cooperazione nella lotta contro l’immigrazione candestina”, ha detto il primo ministro albanese Edi Rama, nella conferenza stampa congiunta con la premier. “Devono vergognarsi tutti coloro che il diritto democratico di opporsi a tale accordo l’hanno trasformato in un abuso del quarto potere, sulla pelle dell’Albania, degli albanesi e dello stesso pubblico italiano”, conclude Rama.

RAMA: ALBANIA È LEGATA A ITALIA IN MODO INDISSOLUBILE, GRAZIE GIORGIA

“Devo ringraziare Giorgia. L’Italia è un paese a cui siamo legati in modo indissolubile per tutto l’affetto e la buona volontà che ha messo nell’accompagnare l’Albania nel percorso di piena integrazione europea. L’Italia è sempre stato più importante avvocato a Bruxelles”, ha aggiunto Rama. “Avere oggi l’onore di essere utili lo prendiamo come una benedizione. Qui in Albania non c’entra il colore delle forze politiche. Il governo italiano è stato, è e sempre sarà un governo a cui ci lega una profonda amicizia e un’alleanza strategica che vogliamo rafforzare a ogni passo. Se sbaglia il governo italiano, partecipiamo allo sbaglio senza nessun problema”.

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