Amadeus spegne 61 candeline: “Non mi sognerei mai di fare il sesto Sanremo di fila”

E sul futuro della kermesse, il manager del conduttore dice: "Fossi in Rai dopo virerei su una donna"

ROMA – Amadeus spegne 61 candeline. Compie gli anni il conduttore che ha rivoluzionato gli ultimi Festival di Sanremo, collezionando ascolti superlativi. “Non ho mai avuto problemi con l’età– spiega in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera- mi godo gli anni che ho e non ci penso. Alla fine può sembrare una frase fatta, ma l’importante è avere obiettivi, energia, positività — oltre alla salute, ovvio. Faccio sempre l’esempio di Gianni Morandi, che ha una forza doppia rispetto alla mia: ecco lui è un modello da seguire“.

E come il cantautore che lo ha affiancato lo scorso anno, Amadeus sembra instancabile: quella che arriva sarà una stagione piena di impegni, da quello quotidiano con Affari Tuoi ad Arena Suzuki in Arena di Verona. E, poi, c’è sempre il Festival da preparare, ma ancora “è presto- dice nell’intervista- le proposte si concentrano soprattutto tra ottobre e novembre. Posso prevedere una presenza notevole. L’anno scorso ho ascoltato 300 brani, quest’anno penso arriveremo a 400“.

SANREMO OLTRE LE POLEMICHE: LA POLITICA NON SI OCCUPI DI PALINSESTI

Un lavoro che sarà sicuramente senza pressioni, al di là di ogni polemica: “Io invito al Festival chi penso abbia una bella canzone da proporre, non faccio un esame o dei colloqui preliminari, non chiedo la tessera elettorale. Ognuno è libero di comportarsi come vuole, assumendosi ovviamente le proprie responsabilità. Poi in cinque ore di diretta è normale che non si possa prevedere tutto”.

Nessuna ansia di essere ‘redarguito’ dai piani alti o da autorità esterne: “Sono sereno, non ho mai avuto rapporti con la politica, e i miei Sanremo non sono mai stati Sanremo politici. In passato sono stato attaccato da tutti: dalla destra e dalla sinistra, dal centrodestra e dal centrosinistra, quindi vuol dire che sono una persona libera. E penso che sia giusto che la politica non si occupi dai palinsesti”.

ZERO ANSIA, MOLTA IPOCONDRIA

Zero ansia insomma, ma molta ipocondria: “Sono come Dottor Jekyll e Mister Hyde, divento un’altra persona. Probabilmente è dovuto al fatto che quando ero piccolo, a 7 anni, ho avuto la nefrite e sono stato ricoverato in isolamento per tre mesi; probabilmente non mi sono mai ripreso da quel trauma. La stanza dove sono stato ‘ingabbiato’ all’ospedale di Bussolengo in provincia di Verona me la ricordo nei dettagli come se fosse ieri”.

UN ALTRO SANREMO? QUELLO DEL 2024 È L’ULTIMO

L’avventura con Sanremo, però, si chiuderà nel 2024, quando eguaglierà – con 5 edizioni – Pippo Baudo e Mike Bongiorno: “Sono onorato di essere vicino a due giganti, inimitabili, della tv. Ma questo è il mio ultimo Sanremo, mai mi sognerei di fare il sesto di seguito”.

IL FUTURO DI SANREMO, IL MANAGER DI AMADEUS LUCIO PRESTA: FOSSI IN RAI VIREREI VERSO UNA DONNA

“Dopo 5 anni di Amadeus, se fossi nella Rai virerei sicuramente su una donna”, ha detto il manager di Amadeus Lucio Presta sul palco di DigithON 2023 rispondendo alle domande di Nunzia De Girolamo. “Con Amadeus ci siamo incontrati due giorni fa- ha aggiunto- ai più attenti non sarà sfuggito che nel nuovo regolamento del Festival di Sanremo è stato inserito per due sere che i cantanti che non si esibiranno co-condurranno con lui. Così saranno due sere su cinque. Ci potrebbero essere degli uomini, non solo donne, ma ne parleremo”.

FIORELLO A SANREMO

E sulla possibile presenza di Fiorello, ha detto: “Conosce la strada”. Amadeus ha. invece, aggiunto: “Lo conosciamo Ciuri. Figuriamoci se sa qualcosa a settembre, considerando che anche la settimana prima del Festival può inventarsi qualcosa per stupire… Fiorello è un amico fraterno e non può esserci Sanremo senza la sua presenza, poi come questo accadrà è sempre una sorpresa. Lui sa avere idee geniali ma non me le anticipa mai, perché gli piace vedere il mio stupore. Io comunque tengo sempre una camera libera di fronte alla mia, può venirmi a svegliare quando vuole