NEWS:

Educazione finanziaria: i 15enni italiani sotto la media Ocse

Lo dice il rapporto "Financial Literacy - Ocse Pisa" che ha esaminato un campione di oltre 6 mila studenti di licei, istituti tecnici e professionali in tutta Italia.

Pubblicato:04-07-2024 15:47
Ultimo aggiornamento:04-07-2024 15:50
Autore:

giovani-ragazzi
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – I 15enni italiani sono sotto la media dei coetanei dei Paesi Ocse nella gestione finanziaria e nella capacità di gestire il denaro, gli acquisti e il risparmio. Lo certifica il rapporto  “Financial Literacy-Ocse Pisa 2022“, che assegna ai nostri ragazzi un punteggio di 484 punti (più basso rispetto ai 498 di media), simile a quello ottenuto da norvegesi e spagnoli, ma più basso di quelli di Belgio, Danimarca, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Austria, Polonia, Portogallo e Ungheria.
All’indagine hanno partecipato 20 Paesi, di cui 14 OCSE e 6 partner per un totale di circa 98.000 studenti. Il campione italiano è costituito da oltre 6.200 studenti di 343 scuole.
Rispetto al 2015, i ragazzi italiani hanno ottenuto un miglioramento di 11 punti, che sale fino a 17 sul 2012. Forti le differenze territoriali: gli studenti del Nord Est (506) e del Nord Ovest (509) ottengono un punteggio medio statisticamente più alto delle altre aree geografiche e della media nazionale. Il Centro (484) non si discosta da tale media, mentre quello degli studenti del Sud (448) e del Sud Isole (461) è più basso.

GLI STUDENTI DEI LICEI SOPRA LA MEDIA OCSE, MALE TECNICI E PROFESSIONALI

Tra i vari tipi di scuola, in PISA 2022 financial literacy, gli studenti dei Licei conseguono il punteggio più elevato (507), seguiti dagli studenti degli Istituti Tecnici (478). Gli studenti degli Istituti Professionali (409) e della Formazione Professionale (411) ottengono un punteggio inferiore agli altri tipi di scuola e simile tra loro. Non raggiunge il livello minimo di competenza circa 1 studente su 10 nei Licei; quasi 5 su 10 nell’istruzione e nella formazione professionale. In Italia, i ragazzi superano le ragazze in financial literacy di 20 punti; tale divario si riscontra a partire dagli studenti mediamente bravi e aumenta tra quelli più bravi. A livello medio OCSE, la differenza a favore dei ragazzi è di 5 punti.

IN FAMIGLIA CI SI CONFRONTA POCO SUI “SOLDI”

In Italia, in linea con quanto avviene a livello medio OCSE, le tematiche più vicine alla quotidianità dei quindicenni sono quelle discusse più frequentemente in famiglia, come ad esempio il tema dei soldi per le cose che lo studente vuole comprare; meno frequenti invece i confronti sulle questioni economiche generali e sul budget della famiglia. Queste due tematiche, in Italia, sono oggetto di confronto in famiglia in misura minore della media OCSE. Nel complesso, non emergono differenze di genere nel coinvolgimento della famiglia nelle discussioni su argomenti finanziari. Tuttavia, considerando i singoli temi, i ragazzi si confrontano con i propri genitori in misura maggiore delle ragazze su argomenti quali il budget, le notizie che riguardano l’economia o la finanza e le loro decisioni di risparmio.
Complessivamente, a livello medio OCSE e in Italia, gli studenti che provengono da famiglie svantaggiate discutono meno degli altri di questioni economiche con i genitori.


IL TERMINE FINANZIARIO PIÙ CONOSCIUTO? È “STIPENDIO”

Quanto al ruolo della scuola, agli studenti sono stati presentati 16 termini relativi al mondo economico e finanziario. Gli studenti dovevano indicare se negli ultimi dodici mesi, a scuola, ne avevano mai sentito parlare o imparato qualcosa in merito. In Italia gli studenti dichiarano in media di aver imparato a scuola e di conoscere il significato di meno della metà dei termini proposti: 6 termini su 16, un termine in meno rispetto alla media OCSE. In Italia, il termine più conosciuto è “stipendio”, quello meno conosciuto “interesse composto”. Gli studenti del Nord Ovest e del Nord Est hanno maggiore familiarità con concetti di tipo finanziario; gli studenti degli Istituti Tecnici conoscono in media circa un termine in più rispetto agli altri. Inoltre, il 62% degli studenti italiani ritiene che gli argomenti finanziari siano importanti per sé stessi, un dato in linea con la media OCSE. Quasi 8 studenti su 10 dichiarano di saper gestire i propri soldi.

OLTRE 6 RAGAZZI SU 10: “LO COMPRO PERCHÈ CE L’HANNO TUTTI I MIEI AMICI”

Sull’influenza degli amici sui comportamenti e gli atteggiamenti di spesa degli studenti, il 61% degli italiani (60% media OCSE) dichiara di aver comprato qualcosa perché lo avevano i loro amici; il 43% (47% media OCSE) dichiara di spendere più di quanto vorrebbe quando è con gli amici; il 38% (34% media OCSE) di comprare spesso quello che gli amici consigliano; il 30% (22% media OCSE) di voler tenere il passo con lo stile di vita dei propri amici; il 18% (20% media OCSE) riconosce che gli amici hanno una forte influenza sulle proprie decisioni di spesa.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy