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VIDEO | Elezioni europee, Carducci (Fdi): “L’Ue va riformata, basta decisioni all’unanimità”

Francesco Carducci, candidato alle prossime elezioni europee per Fratelli d'Italia nella circoscrizione Italia centrale

Pubblicato:04-06-2024 13:59
Ultimo aggiornamento:04-06-2024 13:59

michel su cariche Ue
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ROMA – “La prima cosa che dovrà fare l’Europa è cambiare la struttura istituzionale e il metodo di funzionamento di alcuni sui processi decisionali. Per esempio dovremmo superare, e penso che questa sia un’esigenza comune e sentita da tutti i paesi dell’Unione, il cosiddetto concetto dell’unanimità”. A dirlo è Francesco Carducci, candidato alle prossime elezioni europee per Fratelli d’Italia nella circoscrizione Italia centrale, nella videointervista all’agenzia Dire. Classe 1963, imprenditore, la sua società oggi gestisce l’Auditorium Conciliazione a Roma, uno dei principali luoghi di promozione culturale e di eventi a livello nazionale e non solo.

Quanto alle politiche Ue, il candidato di Fdi spiega: “Noi crediamo che l’Europa debba occuparsi delle grandi questioni strategiche, quindi politica estera e politica di difesa comune, che spesso vanno di pari passo e soprattutto una politica di bilancio comune e di investimenti strutturali, alla pari dei due grandi competitor che abbiamo sul piano globale, che sono Stati Uniti e Cina”.

C’è qualcuno che ha paura della transizione ecologica, per i costi… “Il tema non è la paura – risponde Carducci- il problema sono gli strumenti che l’Europa deve mettere a disposizione per accompagnare questo processo. Gli Stati Uniti, l’amministrazione Biden ha appena stanziato 2mila miliardi di dollari su questo obiettivo, l’Europa ha deliberato questa transizione ma non ha ancora stanziato neanche un euro”.
Poi sottolinea che “questa operazione strutturale, che riguarda non solo le imprese ma anche i cittadini, gli enti e gli immobili pubblici, è necessaria ma ha bisogno di risorse pubbliche, di risorse comuni che gli Stati membri sul modello del PNRR devono mettere necessariamente in campo”.


“Speriamo che l’Europa cambi passo- conclude il candidato di Fdi- che le piccole ma grandi questioni per l’economia nazionale siano in futuro di nuovo di competenza dei singoli Paesi e che l’Europa si concentri su questi tre assi strategici che sono politica estera e di difesa comune e un progetto di sviluppo e di politica economica con un bilancio comune”.

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