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NAPOLI – “Vergogna, vergogna” è il grido che accompagna l’ingresso dei lavoratori Whirlpool sulle banchine della stazione di Napoli Garibaldi.
“Stiamo rischiando la vita” dice con il megafono un’operaia, nell’Italia colpita da una pandemia “noi abbiamo perso il lavoro e rischiamo anche di prendere il virus, ma noi – attacca – siamo l’Italia che resiste, Napoli resiste, abbiamo solo bisogno di qualcuno che creda in noi. E noi ci crediamo in noi stessi, non abbasseremo la guardia.
“Napoli non molla”, slogan della lotta degli operai del sito Whirlpool di via Argine, riecheggia nella stazione ferroviaria del capoluogo campano. Il corteo degli operai, partiti stamane dallo stabilimento, è arrivato a Napoli Centrale ha presidiato la testa degli ultimi binari, quelli in uso ai treni dell’Alta velocità
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“Dopo una pandemia che sta mettendo in ginocchio l’intero paese non è possibile mettere ancora più in ginocchio lavoratori che da sempre hanno fatto il massimo per azienda e Paese. Non si può essere buttati per strada così“. Lo dicono gli operai Whirlpool in presidio alla stazione centrale di Napoli. “Il governo – aggiungono – non diventi schiavo di queste multinazionali, non si inginocchi ai poteri del capitalismo. Si mette in campo al nostro fianco la sovranità. Conte, Patuanelli – concludono gli operai – schieratevi dalla parte giusta”.
“La lotta è dura e non ci fa paura” scandiscono marciando i lavoratori Whirlpool che, dopo aver manifestato all’interno della stazione di Napoli centrale, si stanno dirigendo in corteo verso il Centro direzionale.
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