NEWS:

Per mille dipendenti Benetton arriva la solidarietà al 40%, i sindacati si oppongono

L'ammortizzatore sociale dovrebbe partire il prossimo agosto per sei mesi, con durata prorogabile

Pubblicato:03-07-2024 17:14
Ultimo aggiornamento:03-07-2024 17:14

benetton solidarietà dipendenti
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Cominciano a farsi sentire le conseguenze della perdita di 230 milioni di euro presente nel bilancio 2023 dell’azienda Benetton. Secondo quanto riferito dalle sigle sindacali, che ieri pomeriggio hanno incontrato le Rsu e i delegati anziendali, il gruppo intende mettere in solidarietà fino al 40%, mille dipendenti (esclusi alcuni reparti).

L’ammortizzatore sociale dovrebbe partire il prossimo agosto per sei mesi, con durata prorogabile. Il prossimo tavolo di incontro è fissato per il 15 luglio.

CONTRARIA LA CISL

“No” di Femca-Cisl all’ipotesi dei contratti di solidarietà fino al 40% in Benetton. A seguito dell’incontro di ieri fra delegati, rappresentanti sindacali e vertici aziendali nel quartier generale di Benetton Group, il segretario della Femca-Cisl di Belluno Treviso, Gianni Boato, spiega infatti a che “non si possono chiedere sacrifici del genere ai lavoratori senza neppure renderli partecipi del piano industriale”. La solidarietà al 40% “è penalizzante e inaccettabile: si chiedono sacrifici ai lavoratori senza presentare loro un piano industriale né illustrare i progetti che si intendono mettere in campo per rilanciare l’azienda. Il nuovo amministratore delegato aveva annunciato che avrebbe agito in trasparenza su tre filoni: i canali distributivi, le operation e il rapporto qualità-prezzo. Ad oggi però ci ha solo fatto pervenire la richiesta di solidarietà per mille dipendenti (non 375 come diffuso questa mattina da alcuni organi di stampa, ndr) e questo non è tollerabile”, afferma Boato. Al nuovo incontro del 15 luglio, dunque, “chiederemo meno giornate di solidarietà- conclude Boato- l’integrazione salariale al 100%, come fatto anche in altre aziende, e trasparenza sul piano industriale”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy