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Venditti: “Mia madre mi bullizzava, mi diceva che ero grasso come un maiale”

"Ho il dono di prevedere il futuro. Avevo previsto il Covid e i terremoti di Amatrice e L'Aquila. Potevo finire terrorista"

Pubblicato:03-06-2024 10:13
Ultimo aggiornamento:04-06-2024 10:53

Venditti
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ROMA – “Mia madre mi bullizzava. Mi diceva che ero sciocco e che ero grasso come un maiale; e la seconda cosa era vera. Ora lo chiamano body shaming. Ho letto la storia di Tiziano Ferro, e mi è parso che avesse copiato la mia vita”. Ma Antonello Venditti non s’è arreso, anzi intervistato da Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera dice di aver preso dal papà “la vitalità, l’arguzia, lo spirito ribelle. E un poco anche il dono di prevedere il futuro“. Tipo? “Mi accorgo di cose di cui altri non si accorgono. Ero a Parigi con la mia compagna, che può confermarglielo. Mi sveglio e dico solo due parole: Terremoto… L’Aquila. Lo stesso mi è accaduto prima del terremoto di Amatrice. Il 29 novembre 2019 dissi che ci sarebbe stato un fatto immenso, inaudito, a livello mondiale: era il Covid“.

Una volta disse che anche sarebbe potuto diventare un terrorista: “I terroristi li conoscevo. Adriana Faranda era mia vicina di casa al Circeo. Giusva Fioravanti era nel mio liceo, il Giulio Cesare. Negli anni 70 Pierluigi Concutelli volle incontrarmi, ed è possibile che ci siamo visti a pranzo. Ho sempre frequentato anche quelli dell’estrema destra. E il Sessantotto lo vissi pure dalla parte dello Stato. Grazie a mio padre. Mi lasciava libero di sbagliare. Però mi spiegava, carte alla mano, come stavano le cose. Gruppi che credevamo di sinistra, come Servire il popolo, erano in realtà di estrema destra. Il movimento fu infiltrato, eterodiretto, strumentalizzato. Rispetto ai compagni, avevo un vantaggio: lo sapevo. Anche per questo non sono diventato un terrorista. Perché avevo capito il grande inganno che c’era dietro il Sessantotto”.

De Gregori e De André “fingevano di disprezzarmi; in realtà sapevano che avevo la pelle più dura di loro. Io li ho presi, gli sputi dei fascisti. Ho subito aggressioni e discriminazioni. Quando toccò a De Gregori ne fu atterrito, anche perché era fuoco amico, veniva da sinistra”.


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