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Ciocchetti (FdI): “Sul futuro di Ita Draghi lasci la scelta al prossimo governo”

L'intervista a Luciano Ciocchetti, candidato di FdI alla Camera nel sesto collegio uninominale del Lazio

Pubblicato:01-09-2022 19:05
Ultimo aggiornamento:05-09-2022 15:44

Luciano-Ciocchetti
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ROMA – “Chiediamo al presidente del Consiglio certamente di predisporre i dossier e andare avanti nella predisposizione dei piani industriali ma di lasciare la scelta al governo che verrà eletto dagli italiani“. È il pensiero sul futuro della compagnia di bandiera Ita di Luciano Ciocchetti, intervistato dall’agenzia Dire, candidato di FdI alla Camera nel sesto collegio uninominale del Lazio, che comprende i municipi 11 e 12 di Roma e il Comune di Fiumicino

“Non conosciamo il piano industriale che ha portato il ministero dell’Economia a scegliere di attivare la trattativa privata con Certares, Delta e Air France- ha spiegato Ciocchetti- Noi chiediamo garanzia dell’occupazione, il ruolo dell’hub di Fiumicino e il ruolo dell’indotto perché intorno all’aeroporto e a Ita ci sono altre aziende che lavorano. Infine, ciò che serve di garanzia in tema di attrazione di turisti nel nostro Paese”.

Secondo Ciocchetti “c’è un problema istituzionale e costituzionale: può un governo dimissionario fare una scelta così strategica e straordinaria? Abbiamo l’assoluta esigenza, e non riguarda solo Fiumicino ma molta parte di Roma Sud, di un’economia che si regge per molti versi sul lavoro che svolge Aeroporti di Roma ma la stessa AdR, senza un’Ita organizzata e funzionante, avrebbe molti problemi perché non riuscirebbe a sostituire tutto il trasporto aereo con le altre compagnie internazionali”.


ENERGIA, CIOCCHETTI (FDI): “MENO ONERI SISTEMA, PRICE CUP, OK NUOVO NUCLEARE”

Per abbassare il costo delle bollette di gas ed elettricità e fare fronte alla crisi di approvvigionamento di queste fonti energetiche “ci sono alcune cose immediate da fare” secondo Ciocchetti.
“Il 70% delle voci che compongono le bollette è composto dai cosiddetti oneri di sistema che vanno allo Stato- ha spiegato- Bisogna intanto agire lì, perché in questi mesi di aumenti continui lo Stato ha guadagnato: sull’Iva ad esempio. L’Eni inoltre ha guadagnato in quanto distributore italiano sul metano. Quindi ci sono tante iniziative che si possono fare immediatamente agendo sulla riduzione degli oneri di sistema, avvicinandosi sempre più al costo reale del gas”.

Poi “c’è un tema da portare a livello europeo. Da mesi si parla di mettere un tetto al gas ed è folle che accettiamo che il prezzo del gas venga stabilito dalla Borsa di Amsterdam e che il prezzo dell’energia elettrica sia collegato a quello del gas: questa cosa va rotta. È una scelta che, se non si riesce a fare a livello europeo, va fatta a livello nazionale perché la situazione è insostenibile”.

E ancora “vanno riaperte tutte le possibilità nazionali di raccolta del gas. Ne producevamo tantissimo ma lo abbiamo ridotto a una situazione inefficiente: questo si può riattivare immediatamente”.

Infine “rompere con i meccanismi che bloccano la burocrazia e i veti che fermano anche l’utilizzo delle energie alternative. Questi impianti andrebbero semplificati, presentando una semplice comunicazione, e incentivati, mettendoli ad esempio sui tetti pubblici e privati e non sui campi agricoli. Noi pensiamo a un investimento da parte dello Stato in questo campo per attivare al più presto una produzione alternativa di energia elettrica”.

Quanto al ritorno al nucleare “riaprire le vecchie centrali non è il caso e non è possibile, mentre diciamo sì alle centrali di nuova generazione. È un tema che andrà affrontato- ha concluso Ciocchetti- Noi siamo per attivare tutte le iniziative per produrre energia a costi diversi”.

CIOCCHETTI (FDI): “NEL LAZIO SI VOTERÀ PER LE REGIONALI TRA 13 GENNAIO E 13 FEBBRAIO”

“Credo che, per le norme di incompatibilità che Zingaretti avrà quando sarà eletto parlamentare, tra il 13 gennaio e il 13 febbraio si dovrà votare anche per le elezioni regionali e mettere fine a questi 10 anni di governo che hanno fatto solo gli interessi di alcuni”, ha dichiarato Ciocchetti.

“Lo spaccato che esce fuori da alcuni video che abbiamo visto e dalle cronologie di alcune chat che abbiamo letto, oltre agli scontri dalla vicenda mascherine a quella tra Ruberti (ex capo di Gabinetto di Zingaretti) e De Angelis (presidente del Consorzio industriale del Lazio che gestisce tutti i soldi del Pnrr che riguardano lo sviluppo industriale della regione), è quello di una ‘Suburra’ del Pd del Lazio– ha aggiunto Ciocchetti- C’è una serie di scelte e di fatti, ad esempio nella gestione della sanità piuttosto che decisioni sul governo del territorio, che hanno portato a un governo contro gli interessi dei cittadini del Lazio”.

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