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Tg Politico Parlamentare, edizione dell’1 luglio 2024

Si parla di elezioni in Francia, Gioventù Nazionale, metalmeccanici, autonomia

Pubblicato:01-07-2024 17:12
Ultimo aggiornamento:01-07-2024 17:12

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DESTRA AVANTI IN FRANCIA, MACRON ORA GUARDA A SINISTRA


La destra dilaga in Francia. Come previsto, successo del Rassemblement National nelle elezioni legislative, indette dal presidente Emmanuel Macron dopo le europee. Il partito di Marine Le Pen e Jordan Bardella ha vinto il primo turno con il 29,2% dei voti. Con l’aggiunta della lista Républicains il blocco dell’estrema destra arriva al 33,1%. La sinistra, raggruppata nel Nuovo fronte popolare, ha ottenuto il 27,9%. Si ferma al 20% la lista Ensemble della maggioranza presidenziale uscente. La parola definitiva spetta ora al secondo turno del 7 luglio. Per ottenere la maggioranza assoluta la destra dovrà vedersela con la probabile alleanza tra la sinistra e i centristi del partito di Macron. Da questo punto di vista il presidente della Repubblica ha rotto gli indugi: “E’ giunto il momento di una manifestazione ampia, chiaramente democratica e repubblicana per il secondo turno”, ha detto. Per Marine Le Pen, invece, quello di ieri “è un risultato storico e una speranza per milioni di francesi”.


PIANTEDOSI: “PEGGIO LE PIAZZE DI GIOVENTÙ NAZIONALE”



Il governo Meloni continua a difendere Gioventù Nazionale, dopo che l’inchiesta di Fanpage ha rivelato cosa accade all’interno del movimento giovanile di Fratelli d’Italia, tra insulti antisemiti e richiami al nazifascismo. Questa volta è intervenuto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. “Le cose viste nell’inchiesta sono inaccettabili”, dice. Per il titolare del Vimininale, però, “sono molto più pericolose le manifestazione di antisemitismo in piazza, con le bandiere di Israele bruciate”. Il Pd non ci sta, continua a chiedere lo scioglimento di Gioventù Nazionale, e replica: “Dal ministro Piantedosi ci aspettiamo risposte, non benaltrismo”.

REPORT FIM, OLTRE 100 MILA I METALMECCANICI COINVOLTI IN CRISI


Nel primo semestre dell’anno si è registrato un aumento di 18.634 di lavoratori coinvolti in crisi nel settore metalmeccanico, arrivando a quota 103.451. E’ quanto emerge da un report della Fim Cisl. Un dato che conferma “in maniera preoccupante i segnali già emersi alla fine dello scorso anno”. Allarme in particolare in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, dove si registra un aumento significativo delle imprese in difficoltà. Per il segretario Ferdinando Uliano “ai tradizionali settori si sono aggiunti fattori come le tensioni geopolitiche, che sommati alla fase di transizione green e digitale stanno determinando effetti negativi sulla domanda”.


AUTONOMIA, IL VENETO DI ZAIA È LA PRIMA A CHIEDERLA


Il Veneto è la prima regione a chiedere ufficialmente le materie previste nell’autonomia differenziata. Il presidente della regione, Luca Zaia, ha inviato una lettera a Giorgia Meloni in cui fa richiesta all’esecutivo di discutere quanto prima le competenze per cui non sono previsti i Lep, i livelli essenziali di prestazione. Nella lettera Zaia chiede inoltre di avviare una prima indagine per le materie “Lep”: ovvero politiche del lavoro, istruzione, salute, tutela dell’ambiente e dell’ecosistema. Sulle richieste di autonomia del Veneto, osserva Zaia, “è ipotizzabile un accordo entro fine anno”. Sul referendum abrogativo annunciato dalle opposizioni, il governatore veneto ribatte: “E’ un diritto democratico, ma bisogna vedere se quello che si chiede è costituzionale”.

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