(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 18 lug. - Essere mamme oggi e' sempre piu' difficile, perche' "viviamo in un trend culturale dove il mito dell'efficienza ha fatto passare in secondo piano il mito dell'accoglienza. Molte mamme hanno dovuto inventarsi un nuovo ruolo, dovendo far fronte a una societa' che ha modificato i loro abiti culturali e le ha indotte a considerare fuori luogo e desueti i contenimenti di prima. Cosi' le famiglie sono diventate piu' fragile e disorientate a causa di un vuoto di contenimento affettivo nel collettivo che si ripercuote poi sulle singole relazione". Apre una riflessione profonda Magda Di Renzo, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e responsabile del servizio Terapie dell'Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO).
"I risultati si vedono nei bambini. Abbiamo piccoli di due anni e mezzo gia' in terapia- continua Di Renzo- sono arrabbiati, in ritardo nello sviluppo, dis-regolati emotivamente ma molto stimolati cognitivamente". Come mai? "In generale gli adulti non sanno piu' giocare con i loro bambini, cosi' danno loro cellulari, ipad o altri strumenti elettronici per impegnarli.
Questo e' un problema culturale del nostro tempo".
Ma c'e' anche un'altra preoccupazione che la psicoterapeuta dell'eta' evolutiva solleva: "L'eccesso di medicalizzazione ha nociuto ai bambini e all'ambiente. Manca una riflessione sull'accudimento all'infanzia che non sia solo biologico o genetico. Si e' persa la dimensione pedagogica nel suo senso piu' ampio. Anche la scuola e' poco valorizzata, c'e' solo l'efficienza tecnica, l'unico obiettivo - ricorda Di Renzo- e' capire in quanto tempo svolgere il programma didattico".
I genitori in difficolta' "devono imparare a chiedere aiuto per la relazione con il loro bambino. Per questo lavoriamo tanto sul rapporto madre-figlio e padre-figlio. Occorre un cambiamento culturale ed e' necessario promuovere dei corsi alla genitorialita'. Non c'e' piu' rete, ne' contatto. Siamo arrivati al punto che molte mamme hanno il terrore di dare cibi da masticare ai figli- fa sapere la psicoterapeuta- fortunatamente dove ci sono le nonne ancora si riesce, negli altri casi invece sempre piu' madri sono terrorizzate e come risultato ci troviamo pieni di bambini con deglutizione atipica. Abbiamo deciso di proporre, presso l'IdO, un laboratorio alimentare". Attualmente "all'interno dei gruppi mamma-figlio facciamo fare a tutti i bambini la merenda per aiutarli nei bisogni di base- conclude la responsabile del servizio terapie IdO- ma da settembre faremo entrare anche le madri in alcuni momenti, per far fare merenda tutti insieme".
(Wel/ Dire)