Nicaragua, il cooperante: Rivoluzione tradita. Tocca ai giovani
Confalonieri su sandinismo, repressione e incognita esercito
Roma, 14 giu. - "Sono piu' in continuita' con la rivoluzione sandinista i giovani che stanno protestando in strada pacificamente che non il governo di Daniel Ortega, che quella rivoluzione l'ha svuotata e tradita": a parlare con l'agenzia 'Dire' e' Piero Confalonieri, per anni e ancora pochi mesi fa cooperante nel Paese centroamericano.
Il colloquio si tiene dopo settimane di cortei, posti di blocco e soprattutto spari ad alzo zero, con almeno 140 vittime. "Quasi tutti giovanissimi e davvero troppi in un Paese che non ha piu' di sei milioni di abitanti" sottolinea Confalonieri.
Convinto che la situazione resti "drammatica", la mediazione proposta dalla Chiesa locale "difficile" e le prospettive per il futuro prossimo piu' che mai incerte.
L'assunto e' che, con oltre 120 blocchi stradali eretti dai dimostranti e circa 6000 tir fermi sulla Carretera panamericana che collega la Patagonia al Nord America, il Nicaragua rischia il collasso economico e sociale. "A essere colpiti sono anche gli interessi della famiglia di Ortega" sottolinea Confalonieri: "Il presidente e sua moglie Rosario Murillo, che ricopre il ruolo di vice-capo dello Stato, hanno interessi estesi, anzitutto nel settore dell'import e dell'export".
Si spiega anche cosi' la repressione affidata alle squadre paramilitari e l'elevato numero di vittime, secondo Confalonieri. Attento a sottolineare come, finora, l'esercito non si sia mai schierato: "E' importante che ci sia un elemento dello Stato fuori dalla mischia, potenzialmente in grado un domani di mediare o ammonire, anche il governo".
Sullo sfondo il mito della rivoluzione sandinista, l'avanzata popolare che tra il 1979 e il 1990 abbatte' la dittatura filo-statunitense di Anastasio Somoza conquistando Managua, il Paese e tanta sinistra anche in Europa. "Il presidente ha mantenuto la retorica di allora ma ha svuotato nei fatti la rivoluzione, creando un sistema clientelare, 'orteghista', centrato sugli interessi familiari e di clan" sottolinea Confalonieri. E i giovani in piazza? "Gli eredi del sandinismo forse sono proprio loro".
(Red/ Dire)
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