(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 19 ott. - Un appello all'esercito e al governo del Myanmar a porre fine a ogni violenza e ad avviare "un processo credibile e concreto per consentire il ritorno sicuro, volontario, dignitoso e sostenibile" ai profughi delle comunita' rohingya e' stato rivolto oggi dal Consiglio Affari esteri dell'Unione Europea.
In una nota diffusa al termine dell'incontro, oggi a Lussemburgo, si ricorda che i profughi costretti ad attraversare il confine con il Bangladesh sono gia' oltre 500mila e si definisce la situazione nello Stato di Rakhine "inaccettabile".
"L'Ue ha lanciato un appello a tutte le parti affinche' pongano immediatamente fine a tutte le violenze - sottolinea il Consiglio - ed esorta l'esercito del Myanmar/Birmania a cessare le operazioni militari, a garantire la protezione di tutti i civili senza discriminazioni e a rispettare pienamente il diritto internazionale dei diritti umani".
Durante la riunione, d'altra parte, i ministri europei hanno ribadito il proprio sostegno al premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi: "L'Ue si compiace dell'impegno assunto dal consigliere di Stato di consegnare alla giustizia tutti i responsabili di violazioni dei diritti umani e di altri reati, nel rispetto dello stato di diritto, al fine di evitare ogni forma di impunita', e della sua dichiarazione del 19 settembre secondo cui il Myanmar/Birmania non teme il controllo internazionale".
(Red/ Dire)