(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 12 ott. - Al via in Nigeria i processi a carico di militanti del gruppo islamico Boko Haram. Il primo procedimento vedra' alla sbarra 1.669 sospetti, quasi tutti uomini, fino ad oggi detenuti nella base militare di Kainji, dove saranno anche giudicati in quattro aule di tribunale che si stanno allestendo in loco. Altri 651 sospetti si trovano in una caserma a Giwa, nello Stato del Borno, nel nord-est del Paese. Il loro processo inizera' una volta terminato il primo.
Critiche sulla gestione del conflitto sono piovute da piu' parti: Binta Nyako, giudice dell'Alta corte federale di Abuja, ha bacchettato il governo per non aver invitato la Commissione nazionale sui diritti umani nigeriana a presenziare alle udienze. Sempre Nyako ha espresso dubbi sulla volonta' di tenere processi civili in una struttura militare. "Ma - ha aggiunto - faremo di tutto perche' giustizia sia fatta con i mezzi che ci sono forniti".
Le Forze armate della Nigeria sono state criticate per l'arresto di civili non legati a Boko Haram e per il trattamento dei prigionieri, che secondo alcuni gruppi per la difesa dei diritti umani sono stati trattenuti per anni senza essere processati e senza poter vedere il proprio legale, oltre che in condizioni di sovraffollamento e di igiene inadeguata. Alcuni di questi prigionieri sarebbero stati giustiziati in modo sommario, in altri sarebbero stati torturati o sarebbero morti a causa di malattie.
Inoltre, le udienze si terranno a porte chiuse, generando dubbi sulla trasparenza del processo, da parte sua il governo ha replicato sostenendo di aver invitato gli osservatori internazionali che pero' hanno rifiutato e lo stesso ministero degli Interni nigeriano ha fatto sapere di volere "giudicare" e "non perseguitare".
L'inizio dei processi e' stato accolto con favore dalla comunita' internazionale, in quanto negli ultimi otto anni, dall'inizio dell'offensiva del gruppo armato, solo 13 persone sono state processate, di cui nove giudicate colpevoli.
Fondato nel 2002 con l'obbiettivo di creare uno Stato islamico indipendente in Nigeria, sfruttando il malcontento causato da anni di malgoverno, Boko Haram assurto alle cronache nel 2009 quando ha dato il via ad una campagna di violenza che negli anni ha causato 20mila morti e costretto circa due milioni e 600mila persone a lasciare le proprie case.
(Red/ Dire)