(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 11 mag. - "L'Europa vive una fase di incertezza istituzionale e di governance" ma ora "i risultati francesi fanno ben sperare in un mutamento di questo clima politico". E' un passaggio del discorso che il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha tenuto all'Universita' di Bari. A chi vede nell'Ue il problema, il ministro risponde che "l'Europa e' parte della soluzione, a patto pero' che sia in grado di cambiare se stessa". Quindi e' "necessaria una nuova governance che accanto all'integrazione monetaria e finanziaria dovra' ripartire dalla centralita' della crescita economica, dell'occupazione e dell'inclusione sociale. Il sistema Europa dovra' contare su un rinnovamento delle politiche europee e di quelle nazionali", osserva. Affinche' il benessere riprenda a distribuirsi "diffusamente tra i cittadini europei, tutti gli Stati membri devono accrescere la propria capacita' di aggiustamento agli choc e agli squilibri, anche attraverso una migliore condivisione dei rischi". La nuova governance dell'area, percio', "dovra' incentivare politiche di bilancio favorevoli alla crescita e riforme strutturali che le completino".
Padoan scandisce la strategia italiana: "Occorre una 'fiscal stance' dell'Eurozona, non basta la semplice sommatoria delle scelte di politica di bilancio dei Paesi membri. E serve un ministro delle finanze europeo in grado di guidarla". Serve "un aumento degli investimenti con un sostegno della domanda nel breve periodo, e un rafforzamento della crescita potenziale nel lungo". La caduta degli investimenti nei Paesi europei, infatti, e' stata "diffusa e significativa; in alcuni di questi e' stata cosi' accentuata che tuttora gli investimenti restano inferiori al livello pre-crisi. Gli investimenti rappresentano la priorita' per riportare l'Unione europea su un percorso di crescita sostenibile", sottolinea il titolare di via XX settembre. Domani si aprira' il G7 delle Finanze proprio a Bari e tra le priorita' della presidenza italiana e' centrale il tema della lotta alla disugaglianza. La missione dichiarata della presidenza italiana del G7 nel 2017 e' proprio "costruire le basi di una fiducia rinnovata".
La Presidenza italiana del G7, ricorda infine Padoan, "sta promuovendo l'idea che i governi debbano adottare politiche finalizzate a rispondere all'aspettativa dei cittadini di migliorare le proprie condizioni di vita. Per rispondere a questa esigenza abbiamo proposto un programma su tre pilastri: La tutela dei cittadini; la sostenibilita' economica, ambientale e sociale e la riduzione delle disuguaglianze; innovazione, competenze e lavoro nell'era della Nuova Rivoluzione della Produzione. Questo terzo pilastro in particolare si propone di promuovere uno sforzo globale, coordinato e intergenerazionale per rendere l'innovazione una fonte di prosperita' e di crescita inclusiva".
(Red/ Dire)