Migranti, Ue: Mese record per ricollocamenti da Italia e Grecia
A giugno oltre 3000, Avramopoulos: Aiutare i paesi di frontiera
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 27 lug. - Giugno e' stato un mese record per i ricollocamenti di migranti, oltre 3000, dall'Italia e dalla Grecia: lo ha comunicato la Commissione europea, in una relazione dedicata ai progressi compiuti in materia di trasferimenti dei richiedenti asilo all'interno dell'Ue e di reinsediamento dei rifugiati provenienti da Paesi terzi.
Il livello record di ricollocazioni registrato a giugno (oltre 2000 persone rilocalizzate dalla Grecia e quasi 1 000 dall'Italia) e il fatto che la quasi totalita' degli Stati membri abbia assunto impegni e proceda a regolari ricollocazioni, si legge in una nota, fanno sperare che entro settembre sara' possibile ricollocare tutte le persone ammissibili.
Tuttavia, sono necessari maggiori sforzi per accelerare i trasferimenti dall'Italia, soprattutto alla luce dell'attuale situazione nel Mediterraneo centrale. Nel frattempo si continuano a registrare buoni progressi in materia di reinsediamento e la Commissione ha lanciato un nuovo sistema di impegni per il reinsediamento delle persone piu' vulnerabili da Libia, Egitto, Niger, Etiopia e Sudan, in parallelo ai reinsediamenti dalla Turchia.( Dimitris Avramopoulos, Commissario U responsabile per la Migrazione, ha dichiarato: "I risultati conseguiti finora dimostrano chiaramente che, se esiste la volonta' politica, il sistema di ricollocazione funziona. Ora c'e' bisogno di un ultimo sforzo per realizzare il nostro comune obiettivo di ricollocare entro settembre la maggior parte di tutti i richiedenti asilo ammissibili presenti sul territorio greco e italiano. L'Italia in particolare e' soggetta a enormi pressioni, per cui esorto tutti gli Stati membri a intensificare gli sforzi di ricollocazione da questo paese. L'Ue non lascera' soli i paesi con una frontiera esterna e la Commissione continuera' ad assicurare il rispetto degli obblighi giuridici assunti in materia di ricollocazione da parte di tutti gli Stati membri".
Parallelamente, la Commissione passa oggi alla fase successiva nelle procedure di infrazione contro Repubblica ceca, Ungheria e Poloniaper inadempimento dei loro obblighi giuridici in materia di ricollocazione.
(Red/ Dire)
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